Studi di settore: sono disponibili i primi modelli per il periodo d’imposta 2016 (Unico 2017). Vediamo le ultime novità sugli oneri dichiarativi e sulla tempistica di compilazione per gli studi di settore.
Studi di settore si cambia: dopo l’annuncio dell’abolizione degli Studi di Settore che saranno sostituiti dagli indicatori di compliance e dal grado di affidabilità, arrivano nuovi vantaggi per gli impenditori.
L’Agenzia delle Entrate punta alla semplificazione degli studi di settore e questo si traduce in una riduzione della mole di informazioni che devono essere fornite ma anche in minori adempimenti dichiarativi sugli studi di settore.
L’abolizione degli studi di settore infatti non sarà immediata ma avverrà gradualmente: con l’utilizzo degli indicatori di compliance sarà più facile stabilire il livello di affidabilità del contribuente dal punto di vista fiscale e il relativo riconoscimento dei benefici.
Per il momento quindi si stanno compiendo i primi passi per semplificare il passaggio che avverrà il prossimo anno e l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito ufficiale le prime bozze dei modelli per gli studi di settore da utilizzare per il periodo di imposta 2016, Modello Unico 2017.
Vediamo le novità dei modelli per gli studi di settore predisposti dall’Agenzia delle Entrate che si potranno utilizzare l’anno prossimo in riferimento al periodo d’imposta.
Studi di settore: modulistica studi di settore per il periodo d’imposta 2016
Ci vorrà ancora un anno prima che l’abolizione degli studi di settore diventi a tutti gli effetti operativa e intanto sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le prime bozze modulistica studi di settore per il periodo d’imposta 2016.
Tre sono i settori al momento interessati: commercio, manifatture e servizi.
Le principali novità dei modelli che sono stati pubblicati riguardano l’aspetto contenutistico: l’Agenzia delle Entrate infatti ha notevolemente ridotto la quantità di informazioni richieste ai contribuenti rispetto agli anni precedenti.
I campi da compilare per le imprese e professionisti quindi si sono ridotti e questi si traduce in un risparmio di tempo da impiegare nella compilazione e in un numero inferiore di errori e quindi diventa anche meno rischioso essere sanzionati.
Quali sono le novità modulistica studi di settore per il periodo d’imposta 2016
La prima parte di nuovi modelli che sono stati pubblicati per fornire i dati rilevanti ai fini degli studi di settore per il periodo d’imposta 2016 sono stati fortemente semplificati.
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate la semplificazione riguarda sia gli studi in evoluzione per il periodo di imposta 2016 che gli studi di settore le cui evoluzioni sono state approvate per le annualità 2014 e 2015.
Per i primi studi di settore sono richieste nel modello le sole informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, mentre per gli altri studi di settore si mantengono le informazioni rilevanti.
In particolare la semplificazione contenuta nei modelli riguarda:
- le unità locali;
- le modalità di svolgimento dell’attività;
- gli elementi specifici dell’attività.
Studi di settore: chi non deve presentare il modello?
L’Agenzia delle Entrate ricorda che il contribuente è tenuto a presentare il modello per il periodo di imposta 2015 anche in caso di dichiarazione di una causa di esclusione dalla applicazione degli studi di settore.
Per il periodo d’imposta 2015 non sono più obbligati a presentare il modello studi di settore i contribuenti:
- che hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta;
- che si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività, in quanto l’impresa è in liquidazione.
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