Dopo aver focalizzato l’attenzione quasi esclusivamente sulle vicende del tapering della FED, gli investitori internazionali potrebbero ora seguire con maggiore enfasi le problematiche fiscali degli Stati Uniti che il 17 ottobre prossimo dovranno fare i conti con la scadenza del pacchetto di misure straordinarie messo a punto per evitare un default tecnico sul debito pubblico. Se non si troverà un accordo, il governo avrà in dote appena 30 miliardi di dollari come liquidità di cassa. Si tratta di un importo decisamente più basso rispetto alle previsioni del Tesoro USA, che aveva stimato un ammontare di liquidità intorno ai 50 miliardi di dollari.
Democratici e Repubblicani dovranno quindi trovare al più presto un accordo sul debt ceiling, ovvero il tetto all’indebitamento pubblico. L’aumento diventa indispensabile, altrimenti il paese non sarà più in grado di indebitarsi e quindi di rimborsare i titoli di stato in scadenza, pagare gli interessi sul debito e le pensioni entro le scadenze prestabilite. Il limite di spesa è stato raggiunto a maggio, così per evitare il default tecnico sono state approvate misure d’emergenza fino al 17 ottobre. Tuttavia, anche questa volta c’è la convinzione che alla fine il Congresso USA troverà un accordo in extremis sul budget e il tetto al debito. Nel frattempo, però, gli investitori potrebbero mettere sotto pressione il dollaro americano.
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