Spread in allargamento e Btp in calo dopo flop ordini industria

MG

19/02/2019

19/02/2019 - 12:34

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Ordini all’industria a picco. Spread a quota 275 bp e rendimento Btp decennale in rialzo. Timori per l’economia e attesa per rating Fitch sull’Italia

Spread in allargamento e Btp in calo dopo flop ordini industria

Torna ad allargarsi lo spread Btp e Bund. A metà seduta il differenziale segna un rialzo del 4,5% a quota 275 (da 263). Il dato sugli ordini all’industria in Italia di dicembre 2018, sprofondati ai minimi del 2009, hanno riportato apprensione fra gli investitori. I numeri dell’Istat mostrano un calo del 3,5% su base mensile e del 7,3% su base annua. «Si tratta dell’ennesimo segnale di debolezza per la crescita italiana» - commentano gli analisti - «e conferma che il comparto manifatturiero, già fiacco da diversi mesi, entrerà nel 2019 con un’inerzia negativa».

Il contesto non è certo rassicurante e getta molte ombre sulla tenuta dei conti pubblici italiani e sul disavanzo 2019. Già si parla di manovra correttiva a causa della revisione delle stime di crescita economica dell’Italia. Problema che sarà affrontato dopo le elezioni europee di maggio. Intanto, sul mercato dei titoli di stato, il Btp decennale (scadenza dicembre 2028) offre un rendimento del 2,83%. Giù anche il Btp a 30 anni (marzo 2048) che al prezzo di 96,77 offre un rendimento del 3,66% con una variazione negativa sul prezzo di 0,59 bp rispetto all’apertura.

Fitch pronta a rivedere rating sull’Italia

Il quadro è appesantito anche dal fatto che il rallentamento economico è accompagnano da una generale incertezza a livello europeo e dal fatto che venerdì prossimo l’agenzia di rating Fitch rivedrà il proprio giudizio sull’Italia. Attualmente il rating è BBB con implicazioni negative. “Un taglio della raccomandazione sarebbe più che giustificato visto il deterioramento del contesto macroeconomico del Paese", ma per gli analisti di Ing l’agenzia non procederà con un downgrade, almeno per ora. Secondo gli esperti «questa decisione delicata verrà posticipata in estate per dare al governo italiano e all’Unione europea l’opportunità di reagire al nuovo contesto».

Fuga verso il Bund

Non c’è quindi da meravigliarsi se gli investitori stanno tornando a riconsiderare gli investimenti in asset più sicuri. Fra questi, il Bund rappresenta sempre il bene rifugio per eccellenza fra i titoli di stato europei. Tuttavia, si sta notando anche un certo spostamento di capitali verso bond scandinavi e di paesi del Nord Europa in generale, più lontani dalle turbolenze che affiggono gli stati del Sud Europa. A metà seduta, il rendimento del Bund decennale scambia con uno yield dello 0,10%. Ma, qualora il contesto economico generale dovesse peggiorare ulteriormente, «è possibile che i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a 10 anni scendano verso lo 0%», affermano gli esperti di Commerzbank.

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