George Soros è stato citato in giudizio per oltre 9 miliardi di euro per essersi intromesso in questioni politiche “motivato da malizia”.
Lo speculatore miliardario George Soros ha iniziato un’enorme battaglia legale negli Stati Uniti per la sua presunta intrusione nella politica.
Soros ha già iniziato uno scontro con i membri del Congresso e del Senato USA per aver affermato che l’investitore ha avuto un’influenza indebita sul processo politico.
La mano forte di Soros sulla politica
George Soros, 86 anni, noto per essere parzialmente responsabile del crollo del Black Wednesday nel 1992 e per aver guadagnato 1 miliardo di dollari dal cortocircuito causato sulla lira italiana, è accusato di essere "motivato solo da malizia" nell’azione legale intrapresa dalle istituzioni statunitensi.
La società israeliana BSG Resources ha presentato una causa al Tribunale federale di New York la settimana scorsa riportando una varietà di fatti riguardanti il coinvolgimento di Soros nel campo minerario in Guinea, paese dell’Africa occidentale.
La controversia ha come oggetto l’accusa per cui Soros avrebbe deliberatamente utilizzato la sua mano e la sua potenza per influenzare l’offerta sulla Iron Ore dopo che la società è stata privata dei suoi diritti per l’estrazione di minerali, con successiva richiesta di applicazione di una sanzione da più di 9 miliardi di euro.
I documenti affermano:
"Soros è stato motivato esclusivamente da malizia, in quanto non ha un interesse economico in Guinea.
Soros è anche noto per la sua animosità verso lo stato d’Israele".
Un portavoce di Soros ha negato che il miliardario sia coinvolto in trame politiche.
Ha dichiarato alla FOX:
"Le accuse nella causa di BSGR sono frivole e completamente false.
La causa è solo un modo per deviare l’attenzione dai problemi legali della BSGR in più giurisdizioni".
Le accuse contro Soros dagli Stati Uniti
Tuttavia, la questione potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Anche i politici americani sono in procinto di accusare Soros per la controversia nei Balcani.
Il senatore repubblicano Mike Lee si domanda se la fondazione di Soros abbia ricevuto delle donazioni statali in denaro da parte degli Stati Uniti e se questi soldi stiano aiutando a finanziare delle proteste violente.
In una lettera all’ambasciatore statunitense in Macedonia, Lee ha scritto:
"Ho ricevuto report credibili per cui negli ultimi anni la missione statunitense in Macedonia è intervenuta attivamente nella politica partitica della Macedonia, nonché nella sua elaborazione nel settore dei media e nella società civile, favorendo spesso gruppi politici contro altri".
Secondo la FOX tra il 2012 e il 2016 USAID ha dato al FOSM circa 3,8 milioni di sterline in denaro per il "Progetto per la società civile", che "mira a conferire responsabilità ai cittadini macedoni".
La fondazione, creata da Soros, sta per ricevere circa 7,4 milioni di sterline.
Soros è stato accusato anche dal suo conterraneo e primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban la scorsa settimana di gestire un "impero transfrontaliero".
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