Sea Watch, Salvini vs Carola Rackete: da che parte stai? (Sondaggio chiuso)

Alessandro Cipolla

02/07/2019

Il sondaggio su chi, nella vicenda della Sea Watch, ha ragione tra il ministro Matteo Salvini e Carola Rackete la capitana della nave della Ong tedesca.

Sea Watch, Salvini vs Carola Rackete: da che parte stai? (Sondaggio chiuso)

Chi ha ragione tra Matteo Salvini e Carola Rackete? Un sondaggio per capire da che parte stanno i nostri lettori sulla complessa vicenda della Sea Watch 3, la nave della omonima Ong tedesca impegnata da anni nel Mediterraneo nel soccorso dei migranti. Anche dopo lo sbarco e l’arresto ora revocato della giovane tedesca, non si placano infatti le polemiche (anche a livello internazionale) con il nostro paese diviso tra chi sostiene il comportamento del ministro e chi invece quello della capitana.

Con oltre 5.000 lettori che hanno partecipato, il sondaggio adesso (che non ha alcun valore scientifico in quanto non è stato realizzato a campione ma soltanto indicativo) è stato chiuso con i risulti che verranno pubblicati a breve.

La vicenda ormai è più che nota: dopo aver salvato dal naufragio 52 migranti, la nave capitanata da Carola Rackete si è diretta verso l’Italia non reputando come porto sicuro la Libia e la Tunisia, mentre per Matteo Salvini si sarebbe potuta dirigere verso l’Olanda visto che la Sea Watch 3 batte bandiera proprio di quel paese.

In base alla nuove norme emanate dal decreto Sicurezza bis, la Sea Watch 3 è rimasta però ferma in mare per due settimane bloccata da navi nostrane vista la mancata autorizzazione da parte del Viminale all’entrata e al transito nelle nostre acque territoriali, con prima il TAR e poi la Corte Europea dei Diritti Umani che hanno dato ragione al governo italiano.

Visto lo stallo la capitana ha deciso di forzare il blocco navale per ragioni di necessità, facendo rotta verso il porto di Lampedusa dove è continuato il braccio di ferro con Matteo Salvini durato ben quattro giorni. Alla fine la nave decide di attraccare comunque, speronando anche una motovedetta della Guardia di Finanza durante la manovra.

Una volta scesa, Carola Rackete è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, inosservanza dell’ordine di una nave militare italiana di non entrare nelle acque territoriali, resistenza o violenza contro nave da guerra e tentato naufragio. Il gip di Agrigento però ha ora deciso di non convalidare l’arresto della ragazza, che ora è tornata libera.

Fin dai giorni caldi della vicenda, l’Italia si è subito spaccata in due tra chi sosteneva la fermezza di Matteo Salvini nel negare lo sbarco e chi invece stava dalla parte della giovane tedesca, tanto che in poco tempo tramite una raccolta fondi su Facebook si sono registrate donazioni per oltre 400.000 euro nel nostro paese per sostenere le spese legali.

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