Smart contract Italia: cosa è, come funziona e ambiti applicativi

Isabella Policarpio

25 Giugno 2019 - 13:16

Cos’è lo smart contract? Come funziona? Ecco definizione, modalità di utilizzo ed esempi di “contratti intelligenti”.

Smart contract Italia: cosa è, come funziona e ambiti applicativi

Smart contract, anche in italia si stanno diffondendo velocemente. Gli Smart contract (SC), infatti, permettono di automatizzare le clausole contrattuali, senza intermediari e tariffe aggiuntive.

A parole semplici, gli smart contracts non sono altro che protocolli informatici elaborati per facilitare, far rispettare o rendere esecutive delle clausole contrattuali e, per questo, sono molto usati nei settori assicurativo e finanziario.

Ecco alcuni degli utilizzi più frequenti: registrazione informazioni; registrare domini e opere creative; gestione degli accordi tra più parti (come noleggi, collaborazioni aziendali e assicurazioni); stipulazione di contratti di garanzia e fideiussione.

Vediamo ora, più dettagliatamente, cosa sono, come funzionano e gli ambiti di applicazione degli smart contract.

Cosa sono gli smart contract?

Gli smart contract (abbreviati con la sigla SC) sono contratti digitali creati per scambiare denaro, azioni, proprietà e altro ancora, in modo sicuro, trasparente e senza intermediari. Infatti, l’esecuzione degli SC è automatizzata al verificarsi delle condizioni indicate.

L’esempio tipico per capire cos’è e come funziona uno smart contract è quello dei distributori automatici dei prodotti: la condizione contrattuale è l’inserimento della moneta, l’effetto è l’erogazione del prodotto.

Gli smart contract devono essere stipulati rispettando le seguenti fasi:

  • registrazione del contratto nella blockchain, mediante codice automatico;
  • salvataggio del contratto su un registro, dove i paretcipanti restano anonimi;
  • esecuzione automatica del contratto quando si raggiunge la data imposta o l’eventuale prezzo stabilito.

Gli smart contract sono per l’appunto “intelligenti” in quanto permettono di automatizzare le clausole contrattuali (in modo parziale o totale) senza intermediari, e quindi con un notevole risparmio di denaro e di tempo.

Nonostante gli indiscussi vantaggi, ad oggi resta ancora molta diffidenza nei confronti degli SC, soprattutto perché restano incertezze circa il loro valore probatorio in giudizio: sulla questione, difatti, mancano ancora indicazioni chiare ed è necessario attendere le norme tecniche dell’Agid (Agenzia per l’Italia digitale).

Smart contract e blockchain: un collegamento neecessario

L’esecuzione degli smart contract è, almeno al momento, strettamemte legata alla tecnologia blockchain (BC), in quanto assicura l’esecuzione del contratto trasposto nel codice software.

In altre parole, la BC è vincolante in quanto è l’unico modo che assicura l’esecuzione automatica degli SM, quindi senza intermediari. La registrazione sul network, inoltre, è formalmente irrevocabile.

Smart contract, qualche esempio

Quello che abbiamo detto sugli smart contract potrebbe sembrare complicato, tuttavia, di sicuro, sarà più facile comprenderne il significato facendo degli esempi. Per utilizzare una similitudine, potremmo dire che gli smart contracts funzionano allo stesso modo delle macchinette che erogano prodotti automaticamente, dopo l’inserimento della moneta. Questi contratti, infatti, producono automaticamente gli effetti per i quali sono stati creati, al verificarsi di precise condizioni.

Sono smart contract, per esempio, i contratti di gestione della proprietà intellettuale per le licenze sul copyright e gli schemi di crittografia finanziaria, per l’emissione dei token e servizi di cryptovalute.

Argomenti

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it