Sicurezza sul lavoro e non solo: le nuove misure per lavoratori e aziende

Teresa Maddonni

22/10/2021

22/10/2021 - 11:05

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Per la sicurezza sul lavoro nuove norme con il decreto Fiscale in GU. Approvata anche la proroga della cassa integrazione Covid e la quarantena. Tutte le misure in arrivo per aziende e lavoratori.

Sicurezza sul lavoro e non solo: le nuove misure per lavoratori e aziende

Si parla da settimane di sicurezza sul lavoro e così sono state approvate delle misure con il decreto Fisco-Lavoro ora in Gazzetta Ufficiale. Si tratta del decreto legge recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Non solo sicurezza sul lavoro nel decreto Fiscale, ma anche proroga della cassa integrazione Covid e indennità di quarantena rifinanziata per il 2021. Vediamo nel dettaglio quali sono tutte le misure sul lavoro, in materia di sicurezza e non solo, in arrivo.

Sicurezza sul lavoro: le misure in arrivo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto Fiscale e alle misure in materia di sicurezza sul lavoro la scorsa settimana. Il decreto n.146/2021 ora è in Gazzetta Ufficiale.

Viene introdotta la sospensione dell’attività per le aziende irregolari in termini di sicurezza sul lavoro e quindi la soglia di lavoro nero viene portata dal 20 al 10 per cento.

Non è più richiesta alcuna “recidiva”, specificano dal governo, per l’adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni. L’impresa destinataria del provvedimento inoltre non può contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.

Per poter riprendere l’attività l’azienda deve anche pagare una somma aggiuntiva con un importo che varia a seconda del tipo di violazione e del numero di lavoratori irregolari. L’importo, se la stessa azienda ha avuto un provvedimento di sospensione nei cinque mesi precedenti, viene raddoppiato. La somma aggiuntiva è pari a:

  • 2.500 euro fino a 5 lavoratori irregolari;
  • 5.000 euro qualora siano impiegati più di 5 lavoratori irregolari;

Il decreto stabilisce inoltre che “il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione di cui al presente articolo è punito con l’arresto fino a sei mesi nelle ipotesi di sospensione per le violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare.”

Nel provvedimento si prevede anche il rafforzamento dell’Ispettorato Nazionale del lavoro (Inl), con nuovi inserimenti. Sono previste infatti assunzioni di 1.024 unità di personale. Il provvedimento prevede anche un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale dell’Inl della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di controllo.

Come annunciato dal governo nel comunicato che accompagna il decreto è “previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.”

Si procederà anche al rafforzamento della banca dati dell’INAIL, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per una maggiore condivisione delle informazioni in essa contenute.

In un’apposita sezione della banca dati gli organi di vigilanza dovranno inserire le sanzioni. L’INAIL invece dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati. Sono estese le competenze di coordinamento all’Inl per ciò che concerne la salute e la sicurezza del lavoro.

Sicurezza sul lavoro, ma anche proroga CIG e quarantena

Non solo sicurezza sul lavoro perché nel decreto entra anche una proroga di 13 o 9 settimane di cassa integrazione Covid per le aziende che terminano quelle già previste a ottobre.

La cassa Covid arriva fino a fine anno per superare gradualmente il blocco dei licenziamenti specie per alcuni comparti come il terziario, il commercio, il tessile e la moda. Previsto quindi il divieto di licenziare per chi utilizza le nuove settimane di cassa Covid.

Viene rifinanziata per il 2021 anche l’indennità di quarantena per i lavoratori come anche il fondo per volo per Alitalia fino a ottobre 2022 e il reddito di cittadinanza.

Nel provvedimento per i genitori che non possono svolgere l’attività in smart working e che hanno i figli fino a 14 anni in quarantena, Dad o malati Covid viene inserito il congedo Covid al 50 per cento retroattivo.

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