Sicilia, alteravano i dati sulla pandemia: tre arresti, indagato l’assessore Razza che si dimette

Alessandro Cipolla

30/03/2021

06/07/2021 - 17:12

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La Procura di Trapani ha disposto tre arresti per 40 casi di alterazione dei dati inviati dalla Regione Sicilia all’Iss: indagato l’assessore alla Sanità Ruggero Razza che ha presentato le dimissioni: “Nessun dato è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità”.

Sicilia, alteravano i dati sulla pandemia: tre arresti, indagato l’assessore Razza che si dimette

L’accusa è gravissima: per ben 40 volte sarebbero stati alterati i dati inviati dalla Sicilia all’Iss, condizionando così i provvedimenti che ogni venerdì l’Istituto prende in base alla situazione sanitaria delle varie Regioni.

Per questo motivo la Procura di Trapani ha disposto gli arresti domiciliari per la dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato Emilio Madonia.

Per loro l’accusa è di falso materiale e ideologico. Risulta indagato anche l’assessore regionale alla Sanità della Sicilia Ruggero Razza (Diventerà Bellissima), accusato di falsità materiale ed ideologica e che ora ha annunciato le sue dimissioni.

Sebbene non emerga ancora un compendio investigativo grave - secondo i Nas - è emerso il parziale coinvolgimento di Razza nelle attività delittuose del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico”.

Covid: l’inchiesta in Sicilia sui dati alterati

Ruggero Razza da tempo viene indicato come il braccio destro in Sicilia di Nello Musumeci, ma il Presidente della Regione sarebbe stato “tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite”.

Ad aggravare la posizione di Razza ci sarebbero alcune intercettazioni, con l’assessore che avrebbe detto alla sua dirigente “spalmiamoli un poco…” in riferimento al numero dei morti che c’erano stati in Sicilia a causa del Covid.

Ho letto le agenzie, inutile dire che in questi casi si resta sorpresi - è stato il commento di Musumeci - Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: è storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verità emergerà prestissimo”.

A stretto giro così è arrivato l’annuncio delle dimissioni da parte di Ruggero Razza: “I fatti che vengono individuati si riferiscono essenzialmente al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma che sono stati riportati in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia, tenuto conto della circostanza che sovente essi si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione”.

Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal Gip - ha aggiunto Razza - Ma deve essere chiaro che ogni soggetto con l’infezione è stato registrato nominativamente dal sistema e nessun dato di qualsivoglia natura è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità

Per gli inquirenti i tre arrestati avrebbero in 40 circostanze, l’ultima lo scorso 19 marzo, alterato i numeri dei positivi, dei tamponi e a volte anche quello dei decessi, condizionando così le valutazioni dell’Iss per quello che il Gip di Trapani ha definito un “ disegno politico scellerato ”.

Si è cercato - ha spiegato il Gip - di dare un’immagine della tenuta e dell’efficienza del servizio sanitario regionale e della classe politica che amministra migliore di quella reale e di evitare il passaggio dell’intera Regione o di alcune sue aree in zona arancione o rossa, con tutto quel che ne discende anche in termini di perdita di consenso elettorale per chi amministra”.

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