È legale dormire in spiaggia?

Ilena D’Errico

16/07/2023

22/07/2023 - 18:57

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Ecco quando dormire in spiaggia è legale e quando, invece, è vietato e quali rischi corrono i trasgressori.

È legale dormire in spiaggia?

Nel pieno dell’estate sono in tanti a volersi concedere una notte in spiaggia, con il vento fresco e il profumo del mare. Sulle regole da adottare in spiaggia si apre un vero mondo, dato che oltre alla legge anche le singole ordinanze comunali possono influire notevolmente. Cerchiamo di fare chiarezza e capire se è legale dormire in spiaggia e a quali condizioni.

È legale dormire in spiaggia?

In linea di principio si può affermare che è legale dormire in spiaggia. Questa condotta, infatti, non integra alcun reato e non è nemmeno espressamente menzionata dalla legge. Bisogna infatti ricordare che la spiaggia è comunque un luogo appartenente al demanio pubblico, che, come tale, deve poter essere utilizzato da chiunque voglia.

Il divieto di utilizzare la spiaggia per dormire potrebbe quindi andare contro alla funzionalità stessa del luogo pubblico, che non sarebbe più tale se ne venisse impedito l’utilizzo. Allo stesso tempo, è importante considerare che proprio questo requisito limita implicitamente l’uso del bene.

Affinché tutti possano usufruire del bene di demanio pubblico, proprio come la spiaggia, è infatti necessario che nessuno ne faccia un uso esclusivo o se ne appropri impedendo agli altri l’utilizzo. Sul quesito riguardante la possibilità di dormire in spiaggia si aprono quindi due scenari completamente diversi.

Da un lato, dormire in spiaggia è consentito perché la spiaggia appartiene a tutti. D’altro canto, tuttavia, non è possibile dormire in spiaggia in modo permanente, o comunque per lunghi periodi di tempo, né tantomeno utilizzare strutture che impediscano l’accesso agli altri o configurino un’occupazione.

Per fare un esempio pratico, dormire in spiaggia una sola notte con un sacco a pelo è perfettamente legale, perché non si fa altro che utilizzare il bene a disposizione senza ledere la proprietà pubblica e i diritti degli altri cittadini. Presentarsi in spiaggia con delle roulotte, gazebo o tende da campeggio è invece tutt’altra questione. In quest’ultimo caso, sarebbe possibile l’accusa di occupazione abusiva del suolo pubblico con le relative sanzioni amministrative. Oltretutto, se effettuata a fini di lucro (ad esempio con bancarelle non autorizzate) l’occupazione è un reato.

Quando non si può dormire in spiaggia

Anche se dormire in spiaggia non è vietato dalla legge, non configurando alcun reato e nemmeno un illecito (purché si tratti di condotte temporanee), non sempre è possibile farlo senza conseguenze. Come spesso accade per le spiagge, infatti, le ordinanze comunali possono imporre divieti molto più restrittivi riguardo all’utilizzo.

Buona parte dei Comuni marittimi, ad esempio, vieta di campeggiare nelle spiagge. Dormire in spiaggia non è comunque un reato, ma potrebbe essere vietato esplicitamente dal regolamento comunale, il quale prevede sanzioni pecuniarie per i trasgressori. In mancanza di una specifica menzione nel regolamento, tuttavia, trascorrere la notte in spiaggia è assolutamente permesso, fintanto che non si tratti di un’abitudine e non vengano utilizzate strutture fisse o ingombranti.

Per capire il limite, sempre qualora il regolamento non prevedesse alcun divieto, è sufficiente verificare che l’uso della spiaggia non possa configurare l’appropriazione del bene come uno spazio personale. Tavolini, sedie e tende di certo non sono ammessi. Restano poi in essere tutti gli altri divieti, presenti nel regolamento o nella legge. Di conseguenza, anche quando è permesso dormire in spiaggia sarà necessario raccogliere i rifiuti e non disperderli e rispettare anche gli altri eventuali divieti, per esempio sul fumo, sugli animali o sui falò.

In sintesi, dormire in spiaggia in modo temporaneo e senza appropriarsi dello spazio pubblico è legale, ma può essere vietato dalle ordinanze comunali. È dunque opportuno verificare il Regolamento del Comune, anche per conoscere eventuali ulteriori divieti volti alla tutela dell’igiene e del decoro urbano.

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