Giocare con la palla in spiaggia è legale? Ecco cosa prevede la legge, quando è vietato e soprattutto perché.
Le consuetudini diventano così radicali che spesso si dimentica di approfondire l’aspetto legale di diverse azioni abituali, soprattutto quando percepite come “di poco conto”, proprio come giocare con la palla in spiaggia. Forse, una regolamentazione a riguardo potrebbe apparire come eccessiva, e infatti non c’è nel nostro ordinamento una legge specifica dedicata all’argomento. Ciò non significa, tuttavia, che farlo sia sempre legale o privo di conseguenze.
Se ci si riflette un attimo, la questione è più importante di quel che si pensa. Non sono rare le liti sulle spiagge per cose futili come una partita a calcio, volleyball o similari. Di solito, le persone si dividono in due categorie: c’è chi è in cerca di tranquillità e non vuole essere disturbato o rischiare di farsi male a causa dei giochi altrui e c’è chi invece vuole divertirsi e considera che un innocente gioco da spiaggia non possa nuocere a nessuno.
In realtà, a seconda della spiaggia, giocare a palla potrebbe essere vietato e di conseguenza comportare una sanzione per i trasgressori. Una proibizione che potrebbe apparire eccessiva, ma che si muove sulla tutela del benessere collettivo. Giocare a palla è a tutti gli effetti un comportamento attivo, che può minare la serenità altrui impedendo loro di godere dello stesso diritto di libertà. Al contrario, impedire questo gioco è la soluzione compromissoria che risulta più efficace, per lo meno in alcuni stabilimenti.
Giocare con la palla in spiaggia è legale?
Giocare con la palla in spiaggia è legale, nel senso che nessuna legge lo vieta o impedisce, anche perché non vi è una necessità così sentita per dover ricorrere a un vero e proprio intervento legislativo. Giocare a palla non costituisce un reato, ma nemmeno un illecito nella maggior parte dei luoghi, purché non ne integri altri. Di norma, però, ciò difficilmente accade e il fatto rimane lo stesso, per l’appunto un gioco.
Ciò non esclude, però, che in uno spazio pubblico o comunque condiviso da molte persone, così come accade in spiaggia, giocare a palla possa creare parecchio disturbo. Questo vale sia per le spiagge private che per quelle libere, anche se non sempre poi si arriva a un vero e proprio divieto a riguardo.
Di fatto, se alcune persone giocano a palla in spiaggia, il rischio di arrecare fastidi è molto alto. Rumore, sabbia sollevata, schizzi d’acqua o perfino pallonate, cadute e incidenti. Certo, le conseguenze più gravi sono grosso modo improbabili e per questo poco considerate da chi gioca, ma ciò non esclude la possibilità che possano avverarsi. Il principio è molto semplice: chi vuole evitare il fastidio del pallone in spiaggia non ha altro mezzo che andarsene o allontanarsi.
In questo modo alcune persone sarebbero così impedite nel godimento della spiaggia e del mare, mentre agli altri verrebbe garantita una libertà eccessiva, capace di comprimere quella altrui. È proprio in virtù di questo principio che sono legittimi i divieti sul gioco a palla in spiaggia.
Giocare con la palla in spiaggia, quando è vietato
Nonostante le considerazioni fatte, giocare con la palla in spiaggia non è automaticamente vietato. Il Comune e la Capitaneria per le spiagge pubbliche e i proprietari e gestori degli stabilimenti privati possono prevedere o meno un divieto a riguardo; prevedendo i primi delle sanzioni e i secondi l’allontanamento. La decisione è del tutto libera e arbitraria, normalmente considerata in termini di esigenze dei bagnanti e del turismo.
È molto facile trovare un divieto specifico negli stabilimenti a pagamento, considerando che è decisamente più richiesto un servizio maggiormente accurato da parte dei clienti. Come detto, però, il divieto può essere presente anche nelle spiagge pubbliche – in ogni caso indicato da specifico cartello – a seconda delle necessità individuate. In caso di dubbio è quindi opportuno verificare ed eventualmente cercare una spiaggia in cui sia possibile giocare a palla. Anche in assenza di divieto, è bene comunque affidarsi al buonsenso per evitare danni agli altri.
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