Ecco lo stipendio del presidente della Repubblica e i dati di quanto guadagna Sergio Mattarella, con tutti i costi di funzionamento del Quirinale.
Quanto guadagna il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella?? È una domanda che torna spesso, soprattutto in un’epoca in cui il tema dei costi della politica è diventato centrale: tra tagli, richieste di maggiore trasparenza, dibattiti sui vitalizi e accuse di sprechi, il Quirinale non è certo rimasto immune alle critiche negli anni.
In tale contesto, da tempo Mattarella ha deciso personalmente di diminuire il proprio stipendio - meno 60.000 euro circa lordi all’anno rispetto ai suoi predecessori -, un gesto che ha attirato l’attenzione tanto quanto le cifre ufficiali del Colle.
E non è un caso che Mattarella sia, senza dubbio, tra i presidenti della Repubblica più amati di sempre, tanto da essere da anni in cima a tutte le classifiche di gradimento riguardanti i politici nostrani.
Vediamo, allora, quanto effettivamente percepisce oggi il Presidente della Repubblica, come si è evoluto lo stipendio negli anni e quali sono i costi complessivi per il funzionamento del Quirinale.
Quanto guadagna il Presidente della Repubblica? Lo stipendio di Sergio Mattarella
Andiamo subito al sodo. Di base, in Italia il compenso legale del Presidente della Repubblica italiana è stabilito per legge e, fino a non molto tempo fa, era pari a 239.182 euro lordi all’anno, che corrispondono a circa 18.300 euro al mese su tredici mensilità.
Tuttavia, Sergio Mattarella ha scelto di ridurre volontariamente questo importo. Dal suo secondo mandato, ha chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze che il suo assegno venga decurtato in modo da allinearlo al trattamento pensionistico che percepisce dall’INPS per gli anni da professore universitario.
Il risultato è che, invece dei 239.182 euro, il suo stipendio lordo annuo effettivo è passato a circa 179.835,84 euro.
Accanto a questa decisione, Mattarella ha rinunciato anche all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo (adeguamento ISTAT), che avrebbe fatto aumentare il compenso di circa 16.000 euro rispetto al nuovo importo ridotto.
Inoltre, per evitare ogni possibile controversia o sospetto, il Presidente non percepisce – né percepirà in futuro – il vitalizio come ex parlamentare.
Stando ai dati, quindi, Sergio Mattarella nei suoi anni al Colle ha guadagnato meno rispetto a quando non era presidente della Repubblica. Infatti, Mattarella dal 1983 al 2008 è stato parlamentare e questo gli ha permesso di ricevere una pensione molto alta. Sommando la pensione da parlamentare allo stipendio da giudice della Corte Costituzionale e a quello da professore universitario, dal 2008 al 2015 Sergio Mattarella ha guadagnato 2 milioni e 800 mila euro. Se ci aggiungiamo anche i tagli successivi all’insediamento, i conti parlano ancora più chiaro.
Bisogna anche sottolineare che subito dopo la sua elezione Mattarella ha disposto per sé stesso e per tutte le persone che svolgono funzioni all’interno della presidenza “l’introduzione del divieto di cumulo delle retribuzioni con trattamenti pensionistici erogati da pubbliche amministrazioni”.
Ma il Presidente della Repubblica guadagna tanto? Il confronto con il passato
Per capire se lo stipendio attuale sia “tanto” o meno, serve guardare indietro. Nel lontano 1948, appena nata la Repubblica, venne promulgata la legge n. 1077 che stabiliva lo stipendio del Capo dello Stato a un milione di lire al mese, su 12 mensilità. Per quel tempo era una somma significativa, certo; e se questa cifra venisse oggi rivalutata per tener conto dell’inflazione e del costo della vita, avrebbe un potere d’acquisto stimato attorno ai 21.126 euro al mese per il 2021.
Confrontando questa cifra con lo stipendio legale di 239.182 euro l’anno, emerge che, a livello reale (cioè considerando l’inflazione), l’indennità del Presidente non è aumentata molto rispetto alle origini: anzi, chi fa i conti dice che il guadagno reale si è leggermente ridotto. Per mantenere lo stesso potere d’acquisto originale del 1948, la retribuzione dovrebbe oggi aggirarsi intorno a 253.508 euro all’anno.
In tempi più recenti, il compenso legale del Presidente non è cambiato da oltre un decennio: l’ultimo adeguamento risale al bilancio di previsione del 2010, quando la retribuzione passò da 236.112 euro (allora in vigore) a 239.182 euro.
Dunque, anche se dal punto di vista nominale la cifra sembra elevata, in termini reali – cioè rapportata al potere d’acquisto, ai livelli salariali e all’inflazione – il compenso del Presidente della Repubblica appare moderato, specialmente dopo le rinunce operate da Mattarella.
I costi del Quirinale
I costi di funzionamento del Quirinale sono molto più alti della sola retribuzione del Presidente. La dotazione annuale della Presidenza della Repubblica, che copre stipendi, pensioni, servizi, manutenzione, strutture, è rimasta ferma a 224 milioni di euro all’anno dal 2007 al 2024.
Per il 2025, invece, è previsto un aumento: la dotazione passerà da 224 a 230 milioni di euro, con un incremento di 6 milioni, pari a circa +2,68%, come riportato nel bilancio preventivo del Segretariato generale.
Gran parte di questi fondi (circa il 90%) serve a pagare stipendi e pensioni del personale che lavora o ha lavorato per il Quirinale.
Le spese di gestione comprendono voci relativamente piccole ma numerose: luce, acqua, gas, bollette telefoniche, la posta, la cancelleria, i pranzi e i banchetti per le visite di Capi di Stato, i regali istituzionali, il mantenimento del parco auto e il carburante. Tutto questo “piccolo” cablaggio costa ogni anno centinaia di migliaia di euro per ogni voce.
Infine, il Presidente stesso rientra in questi costi come voce istituzionale: la sua retribuzione fa parte della dotazione complessiva del Quirinale ma, come detto, sicuramente non si tratta della più impattante.
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