Sea Watch 3: chi è Carola Rackete, la capitana che sfida ’il capitano’ Salvini

Mario D’Angelo

26 Giugno 2019 - 18:26

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La capitana contro il capitano. Chi è Carola Rackete, che ha fatto rotta verso Lampedusa per portare i migranti a terra in aperta sfida con Matteo Salvini

Sea Watch 3: chi è Carola Rackete, la capitana che sfida ’il capitano’ Salvini

Nel pomeriggio di mercoledì 26 giugno la capitana della nave Ong Sea Watch 3 Carola Rackete ha annunciato la decisione di forzare il blocco italiano e portare i 42 migranti a Lampedusa. Un’aperta sfida al ministro dell’Interno Matteo Salvini che potrebbe avere conseguenze non indifferenti sul futuro della nave e del suo equipaggio.

Ma Rackete è preparata: “So cosa rischio, ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo”, aveva detto lunedì in un’intervista a Repubblica. Dopo due settimane di limbo, la comandante aspettava soltanto il parere della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il giudizio di Strasburgo è arrivato ieri, e ha ribadito ancora una volta la volontà dell’Unione di non prendere posizione sulla questione migratoria.

Così Rackete ha deciso di forzare il blocco, rischiando pesanti accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, forse persino di associazione a delinquere. E, come prevede il decreto sicurezza bis, anche il sequestro della nave. Fra chi lancia in queste ore su Twitter l’hashtag per supportarla e chi la bolla come delinquente, non si può certo dire che la capitana Rackete non sappia portare avanti, con sprezzo delle conseguenze, le proprie decisioni.

Sea Watch, chi è Carola Rackete

I sovranisti la definiscono una figlia di papà, e la 31enne Carola Rackete non lo nega. Ecco come si è raccontata al Sole 24 Ore: “La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito un obbligo morale: aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità”.

Carola è laureata in conservazione ambientale alla Edge Hill University del Lancashire, in Gran Bretagna, con una tesi sugli albatros. L’ambiente è da tempo la sua passione: è stata al Polo Nord, come timoniere di una rompighiaccio per un importante istituto oceanografico tedesco, e dal 2011 al 2013 è stata ufficiale di navigazione dell’Alfred Wegener Institute. A 25 è diventata secondo ufficiale della Ocean Diamond, e due anni dopo nello stesso ruolo sulla Arctic Sunrise, di Greenpeace.

Dal 2017, a un anno dall’inizio della collaborazione con la Sea Watch, decide di intensificare l’impegno umanitario occupandosi di coordinare i contatti con Moonbird e Colibrì, gli aerei di ricognizione della nave.

Sea Watch 3 verso Lampedusa

Carola Rackete aveva definito l’idea di Matteo Salvini di portare i migranti nei Paesi Bassi come “assurda”, “bisognerebbe circumnavigare l’Europa. Oltretutto l’Olanda non collabora”.

Per la capitana la vita delle persone salvate dal mare “viene prima di qualsiasi gioco politico e incriminazione”. Mentre la Sea Watch si avvicina a Lampedusa, si profila uno scontro fra due visioni ostinate e contrarie.

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