Scuole private, mancano i docenti: in futuro assunti i non abilitati?

Simone Micocci

15 Settembre 2016 - 11:27

Scuole private: i presidi preferiscono i bocciati al concorso scuola, ecco perché. E nel caos assunzioni di questo periodo, chiedono di poter assumere i non abilitati.

Scuole private, mancano i docenti: in futuro assunti i non abilitati?

Gli insegnanti precari non abilitati rappresentano il futuro della scuola privata?

La Buona Scuola sta mettendo in ginocchio non solo gli istituti pubblici, ma anche quelli privati. Per colpa del caos assunzioni derivato dalle problematiche per la mobilità e dai ritardi del concorso docenti, infatti, anche le scuole private stanno trovando molta difficoltà nel completare l’organico per l’anno scolastico 2016/2017.

Quindi, il mito delle scuole private come oasi di stabilità sembra essere ormai un lontano ricordo: basta andare nelle segreterie dei vari istituti paritari per rendersene conto. Eppure nella legge 107/2015 le parole “scuola paritaria” compaiono solamente due volte, su un totale di 212 commi; com’è possibile allora che anche questi istituti risentano dei problemi causati dalla Buona Scuola?

Il tutto si spiega con il caos assunzioni di questi giorni. Infatti, con l’inizio dell’anno scolastico 206/2017 molte cattedre sono rimaste scoperte, sia per quanto successo con le operazioni di mobilità, sia per i ritardi del concorso docenti.

Molti professori, ad esempio, prima di accettare un incarico presso una scuola privata preferiscono aspettare l’esito del concorso docenti, che in realtà sarebbe dovuto arrivare già qualche mese fa. Senza dimenticare che, per colpa dei ritardi della burocrazia ministeriale, molti insegnanti rientrati nelle operazioni di mobilità hanno comunicato all’ultimo momento di non poter accettare l’incarico ottenuto nella scuola privata.

Il risultato? Ancora oggi nelle scuole private mancano insegnanti; l’anno scolastico 2016/2017 non sembra essere iniziato nel migliore dei modi.

Scuole private: i presidi preferiscono i bocciati al concorso

La chiamata diretta nelle scuole pubbliche è stata introdotta solamente quest’anno, ma nelle paritarie esiste da sempre. È il preside quindi a decidere quali insegnanti assumere, e vista la mancanza di una graduatoria nessuno garantisce che alla fine arrivi qualcuno a coprire il buco.

Negli anni scorsi questa procedura non ha causato problemi rilevanti, poiché in linea di massima l’organico è stato sempre completato prima dell’inizio dell’anno. Questa volta però è diverso, poiché i presidi delle scuole paritarie hanno dovuto fare i conti con la situazione di totale incertezza causata dall’impianto della Buona Scuola.

Infatti, sia i ritardi della mobilità straordinaria che delle prove del concorso docenti hanno fatto slittare le immissioni di ruolo. Migliaia di docenti che insegnavano nelle scuole private hanno ricevuto solamente all’ultimo la tanto attesa chiamata per il posto fisso, e non hanno potuto neppure rifiutare poiché altrimenti sarebbero stati cancellati dalla graduatoria.

I presidi delle scuole private sono consapevoli che stanno facendo un colloquio ad un docente che improvvisamente potrebbe essere chiamato dal Ministero dell’Istruzione ed è per questo che nell’ultimo periodo si sta rilevando un cambio di tendenza. Sembra infatti che i dirigenti della scuola private preferiscano assumere i bocciati al famoso concorso, che almeno per il momento, loro malgrado, non hanno possibilità di ottenere il posto fisso.

Oggi ci sono tutti, domani chissà: resteremo col tremore ai polsi fino a fine mese”, dichiarano le segretarie di alcune scuole di Milano. Fino a quando non si completerà il concorso, infatti, sarà difficile capire quali insegnanti resteranno al loro posto nella scuola privata e quali invece accetteranno il posto fisso. Insomma, le scuole private, e i circa 930 mila studenti che ne fanno parte, dovranno attendere per avere certezza degli insegnanti che resteranno in cattedra.

Scuola privata vs Scuola Pubblica: i non abilitati sono la soluzione?

Delle soluzioni per risolvere questa situazione ci sarebbero, ma a quanto pare il MIUR non vuole adottarle. Ad esempio, nel 2015 quando ci fu la Fase C del piano straordinario il Ministero concesse agli insegnanti che avevano già sottoscritto un contratto presso una scuola privata di non rispondere all’accettazione del ruolo, mentre quest’anno si è rifiutato di fare lo stesso.

È una situazione umiliante”, dichiara Virginia Kaladich, presidente della Fidae, federazione delle scuole cattoliche paritarie. Questa inoltre si è lamentata per quanto stabilito dal Ministero riguardo alle assunzioni nelle scuole private. Nel dettaglio, una mossa per completare in tempo gli organici della scuola privata potrebbe essere quella di permettere l’assunzione dei non abilitati.

Tra qualche anno, infatti, a causa del piano straordinario e del concorsone, non ci saranno più molti insegnanti abilitati liberi, specialmente nella scuola secondaria.

Ecco perché il Ministero dovrebbe ripensare a quanto deciso in merito ai non abilitati, dando alle scuole private la libertà di scelta su quali insegnanti assumere.

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# Scuola

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