Scuola: riapre dal 26 aprile, ma a rischio sicurezza. L’allarme dei presidi

Teresa Maddonni

19/04/2021

19/04/2021 - 12:28

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La scuola riapre in presenza al 100 per cento per i ragazzi delle superiori dal 26 aprile in zona arancione e gialla che viene ripristinata. Dai presidi però è allarme sicurezza e si studiano le prime ipotesi per il rientro.

Scuola: riapre dal 26 aprile, ma a rischio sicurezza. L’allarme dei presidi

La scuola riapre in presenza dal 26 aprile al 100 per cento per i ragazzi delle superiori, ma la sicurezza potrebbe essere a rischio secondo l’allarme lanciato dai presidi.

Si cominciano a fare le prime ipotesi per riportare gli studenti in aula dalla prossima settimana, con le regole che andrebbero riviste per garantire al massimo la sicurezza.

Intanto oggi è previsto l’incontro tra sindacati e il capo di gabinetto del ministero dell’Istruzione Luigi Fiorentini per la riapertura delle scuole dal 26 aprile, e poi sarà la volta del titolare Miur Patrizio Bianchi che incontrerà il Cts e poi Regioni e Comuni.

Da lunedì 26 aprile riapre la scuola in presenza per un ulteriore milione di studenti delle superiori in zona gialla (che viene ripristinata) e in zona arancione. Al momento, secondo le regole dell’ultimo decreto Covid, gli studenti delle superiori in zona arancione sono i didattica a distanza in una percentuale che va dal 50 al 75 per cento. Restano in Dad le superiori in zona rossa sebbene vi sia l’ipotesi di riaprire la scuola in presenza per tutti gli studenti indistintamente da maggio.

Scuola: riapre dal 26 aprile, ma allarme presidi sicurezza

La scuola riapre in presenza dal 26 aprile in zona gialla e arancione al 100 per cento per i ragazzi delle scuole superiori ora in parte in Dad. La scuola riapre anche in zona rossa dove rientrano in presenza gli alunni delle classi seconde e terze delle medie e le superiori con la Dad al 50 o 75 per cento. Tuttavia è forte l’allarme dei presidi sulla sicurezza, perché riaprire la scuola in presenza al 100 per cento significa dover garantire il distanziamento.

“Se si torna al 100 per cento in molte aule non sarà possibile rispettare il metro di distanziamento. In questo caso la scuola si vedrà costretta a ridurre la presenza dei ragazzi e alternarla alla Dad, facendo rotazioni.”

Queste le parole di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. Lo stesso all’Adnkronos ha aggiunto:

“I trasporti pubblici non sono ancora stati messi in sicurezza. Non ci risultano grossi progressi sul fronte monitoraggio e screening attraverso i tamponi rapidi di cui si era parlato. Né ci sono provvedimenti rispetto alla formazione delle classi e alla riduzione del numero degli studenti, anche guardando a settembre. Vanno superate queste difficoltà di tipo tecnico.”

Riaprire in presenza il 26 aprile per un ulteriore milione di studenti significa comunque dover rivedere le regole e i protocolli di sicurezza.

Spuntano intanto, proprio in merito alle regole per riaprire le scuole dal 26 aprile, delle ipotesi in cui rientrano anche le richieste dei sindacati.

Il nuovo decreto Covid sarebbe atteso per mercoledì sulle nuove aperture dalla prossima settimana e poi le scuole dovrebbero ricevere le indicazioni dal Miur su come procedere. Intanto dal 26 aprile rientrano in presenza in zona arancione e gialla anche le università.

Scuola riapre il 26 aprile: ipotesi regole

Per la scuola che riapre in presenza il 26 aprile spuntano le prime ipotesi sulle regole per garantire la sicurezza dei ragazzi, proposte che arrivano anche dai sindacati che poi dovranno essere discusse localmente nei tavoli con i Prefetti previsti dal vecchio governo Conte.

I sindacati chiedono la mascherina FFp2 in classe - la mascherina è obbligatoria al banco dai 6 anni in su - e l’apertura delle finestre ogni ora se non addirittura tenerle sempre aperte per il riciclo d’aria. Allo stesso tempo chiedono screening. Tra le ipotesi al vaglio per riaprire le scuole in sicurezza:

  • ridurre le ore a 50 minuti;
  • doppi turni e doppi ingressi (già previsti).

I sindacati, sull’ulteriore scaglionamento degli orari delle lezioni per garantire a tutti gli studenti la scuola in presenza, sono scettici dal momento che si creerebbe un problema evidente di reperibilità del personale. Resta ancora aperta la questione della sicurezza sui mezzi di trasporto.

Per ulteriori indicazioni sulla riapertura della scuola in presenza occorre attendere i prossimi giorni.

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