Scuola: la Giannini soddisfatta dei suoi 2 anni al MIUR, docenti e genitori no

Simone Micocci

25 Febbraio 2016 - 13:47

Scuola: Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, fa il proprio bilancio dei due anni della Buona Scuola. La sua soddisfazione sarà condivisa da docenti e insegnanti?

Scuola: la Giannini soddisfatta dei suoi 2 anni al MIUR, docenti e genitori no

Stefania Giannini, il Ministro dell’Istruzione, ha celebrato i suoi due anni alla guida del MIUR elencando quanto fatto di buono per la scuola durante questo periodo.

Negli ultimi giorni, Matteo Renzi ha festeggiato i suoi due anni di governo e per l’occasione ha fatto una lista dei vari progressi fatti dall’Italia durante il suo mandato. Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, ha voluto fare lo stesso, dicendosi soddisfatta di tutti i miglioramenti apportati al sistema scolastico negli ultimi due anni.

“Queste politiche sono lo strumento più potente per un’Italia forte, innovativa e in crescita” ha detto la Giannini in riferimento delle manovre del MIUR riguardo la Buona Scuola.

La sua soddisfazione non è però condivisa da insegnanti e genitori degli alunni, che spesso affidano ai social network il proprio sdegno riguardo ad alcune scelte ministeriali e all’andamento complessivo del sistema scolastico.

Infatti, nonostante la Giannini abbia adoperato con convinzione per migliorare alcuni aspetti della scuola, non ci sono stati dei netti miglioramenti, anzi, alcune problematiche si sono persino accentuate.

Scuola, la Giannini è soddisfatta di quanto fatto nei due anni di Governo

Per festeggiare la ricorrenza dei suoi due anni di Ministero, Stefania Giannini ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni riguardanti i provvedimenti apportati dal MIUR in questi due anni.

Nel complesso, il Ministro dell’Istruzione si è detta soddisfatta, sottolineando come in questi due anni ci siano stati 6 miliardi di investimenti per la scuola, di cui 4 miliardi finalizzati agli interventi per l’edilizia scolastica.

Edilizia scolastica #2. Oltre 4 miliardi investiti, 1.500 cantieri chiusi e altri 1.500 in corso. Via libera a ispezioni sui solai di 7.000 scuole. Progetti per 50 scuole innovative da realizzare con un fondo da 300 milioni.

Inoltre, la Giannini ricorda che il numero dei docenti assunti ammonta a 90 mila, a cui aggiunge i 63 mila che supereranno il Concorso Scuola 2016 e verranno assunti nel 2016. In totale circa 150 mila, proprio come promesso dalla Buona Scuola.

Un riferimento particolare è stato fatto al Piano Digitale, che secondo la Giannini ha coinvolto già 600.000 studenti nel progetto “Programma il Futuro” che servirà per incrementare nelle scuole il pensiero computazionale.

La Giannini inoltre si è soffermata anche su quanto fatto per il sistema di ricerca e università:

  • ricerca, pronto il Pnr da 2,5 miliardi. Aumentati i finanziamenti su settori strategici come quello dello Spazio”;
  • previsto un Piano straordinario per il reclutamento di ricercatori: 861 per le Università e 215 per gli Enti di ricerca vigilati dal Miur”;
  • diritto allo studio, stanziati con la Legge di Stabilità 55 milioni aggiuntivi per il 2016. Si arriva a 217 milioni di budget, uno dei più alti degli ultimi venti anni”.

Quindi, da un’analisi complessiva delle dichiarazioni rilasciate dalla Giannini in merito alla Buona Scuola emerge una soddisfazione generale per quanto fatto dal MIUR negli ultimi due anni.

Ma questa soddisfazione è condivisa dagli insegnanti? E quali problemi che affliggono il sistema scolastico non sono stati ancora risolti?

Scuola, quali sono i problemi non risolti?

La Giannini ha fatto riferimento al numero di precari assunti negli ultimi anni: circa 87 mila. Peccato però che questo numero non sia sufficiente per ridurre di molto il numero di precari presenti nelle Graduatorie ad Esaurimento.

Senza contare che il bando per il Concorso Scuola 2016 tarda ad arrivare e se si andrà incontro (come probabile) ad un nuovo rinvio sarà molto difficile che le prove terminino in tempo per gli insediamenti di settembre. Concorso che per molti docenti è l’ultima occasione, poiché chi tra i 200 mila iscritti non farà parte dei 63 mila vincitori, resterà precario probabilmente fino al 2020.

Con la consultazione su #LaBuonaScuola 1,8 milioni di cittadini coinvolti on line e off line. Si torna a parlare di Istruzione e a farlo in tutto il Paese.

Così la Giannini si è espressa a riguardo della consultazione on-line sulla Buona Scuola, sottolineando la propria soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa. Tuttavia, all’atto pratico la consultazione generale non ha avuto i risultati sperati, visto che le contestazioni intorno all’impianto della Buona Scuola sono ancora tantissime.

Anche sul Piano Digitale permangono alcuni dubbi. Infatti, in un sistema scolastico dove l’età media dei docenti supera i 50 anni, potrebbe essere molto difficile rinnovare i metodi di insegnamento attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

Riguardo ai progressi fatti nel settore edilizia, ci sono delle piccole imprecisioni nelle dichiarazioni della Giannini. Nel dettaglio, bisogna precisare che di quei 4 miliardi investiti, non tutti sono stati già utilizzati in quanto fanno parte di un piano triennale con scadenza nel 2017 che non è ancora entrato nel vivo. Di questi 4 miliardi, inoltre, 905 milioni corrispondono ai mutui BEI (Banca europea degli Investimenti), cioè quei “mutui agevolati con oneri ammortamento a carico dello Stato”.

L’ultimo appunto riguarda la ricerca universitaria, dove la Giannini ha manifestato la sua soddisfazione per il “Piano Nazionale per il reclutamento di ricercatori”. Le sue dichiarazioni però arrivano in seguito alla figuraccia fatta dal ministro dell’Istruzione sul caso di Roberta D’Alessandro.

Quest’ultima infatti, in risposta alle dichiarazioni in cui la Giannini si complimentava con i 30 ricercatori italiani che si sono aggiudicati i fondi del bando europeo ERC Consolidator, ha sottolineato come nessuno dei vincitori (tra cui figurava la stessa D’Alessandro) in realtà operasse nel nostro Paese, “visto che in Italia non c’è posto per la ricerca universitaria”.

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