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Governo Renzi: il bilancio dei due anni di legislatura
martedì 16 febbraio 2016, di
Il governo Renzi compie 2 anni: il 22 febbraio saranno passati precisamente ventiquattro mesi dall’insediamento dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi. È possibile stilare un bilancio di questo biennio di legislatura?
Il 22 febbraio 2014 è entrato in carica il governo Renzi: dopo aver conquistato la segreteria dei democratici l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi è riuscito, tramite un’iniziativa di partito, a far cadere il governo Letta e a insediarsi a capo di un nuovo esecutivo.
Dopo due anni di governo Renzi è ora possibile tirare le somme su quanto fatto dall’esecutivo attualmente in carica. In proposito la presidenza del consiglio dei Ministri ha lanciato l’iniziativa #ventiquattro per celebrare le riforme attuate negli ultimi ventiquattro mesi.
Governo Renzi: il bilancio delle riforme
Come si è comportato il governo Renzi di fronte a crisi internazionali come la minaccia dell’Isis e l’emergenza profughi e a problemi interni come la disoccupazione giovanile e la corruzione?
Durante i due anni appena trascorsi l’esecutivo ha attuato una serie di riforme tra cui Jobs Act, la Buona Scuola e la legge elettorale e ha introdotto una serie di novità come il fondo Garanzia Giovani e il “bonus” degli 80 euro in busta paga.
Tuttavia non sono mancate le polemiche e le critiche da parte delle opposizioni, delle istituzioni europee e dell’opinione pubblica. Uno dei principali motivi di scontro in Europa è stata la gestione della crisi immigrazione con l’italia che, a differenza della maggior parte dei paesi europei, ha sempre sostenuto l’accordo di Schengen sulla libera circolazione.
Tra i punti critici al centro del dibattito pubblico vi sono invece la riforma della Costituzione, che consegnerebbe troppo potere nelle mani dell’esecutivo, e la Buona Scuola, che ha suscitato l’opposizione di studenti e insegnanti e che potrebbe ben presto essere oggetto di un referendum abrogativo. Lo stesso premier è stato più volte accusato di voler essere un “uomo solo al comando” e di attuare scelte “populiste” con il solo intento di mantenere il consenso dei cittadini.
Sebbene le scelte intraprese dal governo in questi ultimi due anni possano essere più o meno discutibili restano comunque tanti i problemi che ancora affliggono il paese, in primis la disoccupazione giovanile pari al 37,9%. Anche i dati sul livello di corruzione percepita in Italia non sono confortanti: nella classifica 2015 dei paesi più corrotti l’Italia risulta al 61esimo posto nel mondo e penultima in Europa.
Governo Renzi: #ventiquattro
In occasione dei due anni di governo Renzi Palazzo Chigi ha proposto #ventiquattro, il racconto degli ultimi ventiquattro mesi di governo tramite un video e 24 slides pubblicati sul sito governativo.
Tra i numeri del “prima e dopo” compaiono quelli relativi alla disoccupazione (dal 13,1% all’11,4%), al PIL (dal precedente 1,9% all’attuale +0,8%) e al recupero dell’evasione (da 13,1 miliardi a 14,5 miliardi). Vengono citati inoltre i dati relativi a un ampio spettro di tematiche come la produzione delle auto in Italia (da 388 mila a 675 mila) e gli investimenti stranieri (da 12,4 miliardi a 74,7 miliardi).
Immediata la reazione delle opposizioni, in particolare di Forza Italia: la responsabile comunicazione Deborah Bergamini ha definito i due anni di governo Renzi “due anni di non-democrazia in cui l’Italia è governata da chi non solo non ha vinto le elezioni, ma addirittura non vi ha neppure preso parte” mentre la portavoce di FI alla Camera Mara Carfagna ha commentato sul suo profilo twitter: “Il 22 febbraio Renzi celebra la festa dei due anni di regime. A quando la Befana fascista e i balilla? #OraResistenza”.
Il leader del M5S Beppe Grillo ha invece lanciato l’hashtag #VentiquattroMesiDiBalle e sul suo blog ha commentato ironicamente i diversi punti della newsletter di Renzi sulla celebrazione dei due anni di governo definendo il premier “l’ebetino” che “continua a sparare balle, a millantare successi, a dire il contrario della verità”.