Buona Scuola: raccolta firme per referendum abrogativo

Laura Botti

10 Febbraio 2016 - 19:04

Buona Scuola: associazioni di studenti e docenti e sindacati stanno organizzando una raccolta firme per indire un referendum abrogativo della riforma scolastica.

Buona Scuola: raccolta firme per referendum abrogativo

La legge 107, la cosiddetta Buona Scuola, è tornata nel mirino. L’intenzione delle associazioni di docenti e studenti e dei sindacati è quella di indire un referendum abrogativo della riforma del sistema scolastico.

La Buona Scuola, nelle ultime settimane al centro del dibattito pubblico per il caos generato dalla giostra di supplenze, sarà quindi oggetto di una nuova raccolta firme dopo il fallimento del tentativo referendario promosso nel 2015 da Possibile di Pippo Civati.

Qualche giorno fa a Napoli è stato costituito il comitato promotore del referendum in cui compaiono i sostenitori della legge d’iniziativa popolare (che fa capo a Marina Boscaino e Giovanni Cocchi), Flc, Cgil, Gilda, Cobas,Unicobas e altre realtà associative.

Buona Scuola: la raccolta firme

I giuristi delegati dal comitato referendario stanno ancora elaborando il testo dei quesiti, tuttavia già si conoscono i quattro punti chiave su cui verterà la raccolta firme: poteri dirigenti, comitati di valutazione, alternanza scuola-lavoro e school bonus.

Il segretario nazionale della Flc Mimmo Pantaleo ha sostenuto che i poteri dei dirigenti sono illegittimi e non trovano riferimenti nemmeno nelle leggi della pubblica amministrazione” ed ha proposto l’abolizione del comitato di valutazione in quanto “quei 200 milioni previsti per questo capitolo devono tornare al collegio docenti e essere discussi nella contrattazione”.

Riguardo al terzo punto, l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro, Pantaleo è d’accordo ad avvicinare gli studenti al mondo lavorativo ma “serve un equilibrio senza prevaricazione delle funzioni pratiche” mentre lo School Bonus, ovvero la possibilità per un privato di concedere erogazioni ad una scuola specifica viene definita “contraddittoria dal momento che poi gli istituti non hanno risorse”.

Buona Scuola: il referendum

La raccolta firme verrà presentata a settembre alla Corte Costituzionale e il referendum si terrà nel 2017. “I quesiti devono essere chiari e semplici e la campagna deve coinvolgere tutti”, ha sostenuto Danilo Lampis dell’Uds ricordando che “la sua forza è anche quella di stare insieme agli altri percorsi referendari”.

La vera sfida, dopo il via libera della Consulta, sarà quindi convincere 27 milioni di italiani a recarsi alle urne per votare a favore dell’abrogazione raggiungendo così il quorum e sconfiggendo l’astensionismo.

Per questo motivo i promotori del referendum stanno cercando di ottenere il sostegno di soggetti che hanno attivato iniziative analoghe e Pantaleo ha dichiarato di voler “promuovere un dibattito nel Paese al fine di formulare una nuova proposta di Legge di iniziativa popolare”.

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