Scuola, cani anti-droga e forze dell’ordine: misura necessaria o deleteria?

Federica Ponza

21/03/2017

L’intervento dei cani anti-droga e delle forze dell’ordine nelle scuole è una questione molto controversa: alcuni dirigenti scolastici si dicono favorevoli, altri preferiscono ricorrere a metodi diversi. Ma questa misura è davvero necessaria?

Scuola, cani anti-droga e forze dell’ordine: misura necessaria o deleteria?

La questione relativa all’intervento dei cani anti-droga e delle forze dell’ordine nelle scuole per prevenire ed arginare il fenomeno della diffusione della droga fra gli studenti suscita sempre un acceso dibattito tra coloro che sostengono che, seppur da utilizzare con molta cautela, la misura sia effettivamente necessaria e chi preferisce ricorrere a metodi differenti, volti ad educare ed informare.

I dirigenti scolastici e gli stessi docenti, dunque, si trovano spesso nella condizione di dover fare una scelta: capire se sia necessario allertare le forze dell’ordine e permettere il controllo dei cani anti-droga nelle scuole oppure provare ad agire tramite un approccio volto ad informare gli studenti sui pericoli e i problemi che può creare l’assunzione di droga.

Tutto ciò avviene anche perché la scelta ricade troppo spesso sulle spalle del singolo, senza che ci sia delle direttive precise sulla questione.

Cani anti-droga e forze dell’ordine: le “scuole di pensiero”

L’argomento dell’intervento dei cani anti-droga e delle forze dell’ordine nelle scuole apre a molte riflessioni e valutazioni, soprattutto perché la questione è delicata ed è difficile capire quale sia la scelta migliore per il bene dello studente.

A tutto ciò si deve aggiungere che spesso la discrezione della scelta è lasciata al singolo dirigente scolastico che deve decidere autonomamente come agire.

Le “scuole di pensiero” sono differenti: c’è chi decide di non ricorrere a questo tipo di misure, prediligendo quelle volte ad educare ed informare gli studenti, rivolgendosi anche a psicologi e tutor e convinto che un intervento più duro non sia utile, solo dannoso; e chi ritiene che questo tipo di misure alle volte siano necessarie, soprattutto quando progetti e dibattiti non sembrano bastare.

Gabriele Toccafondi, sottosegretario del Miur, in occasione di alcune vicende di cronaca dell’anno scorso - in cui da un controllo a tappeto in alcune scuole fu trovato un quantitativo importante di sostanze stupefacenti - aveva ribadito la necessità dell’intervento delle forze dell’ordine nelle scuole.

Questo tipo di tematica, però, non sembra essere tra quelle prioritarie nell’agenda del Ministero dell’Istruzione e, per questo motivo, la responsabilità nella gestione di essa è spesso totalmente scaricata sulle spalle dei dirigenti scolastici, cosa che non sembra essere del tutto giusta.

Scuola, cani anti-droga e forze dell’ordine: cosa fare?

Il problema non è da poco, soprattutto perché una scelta sbagliata potrebbe aggravare il problema anziché risolverlo.

Nell’equazione, poi, entrano anche i genitori e i limiti del ruolo dell’insegnante, questione non da poco anche questa. Qual è il giusto comportamento?

Di sicuro la risposta non è scontata e forse non dovrebbe essere fornita dal singolo, ma dal sistema scolastico che dovrebbe stabilire delle direttive ben precise che aiutino dirigenti e docenti ad affrontare la problematica.

L’intervento delle forze dell’ordine nelle scuole, infatti, può creare un clima teso che potrebbe spezzare quel sentimento di fiducia che gli studenti dovrebbero riporre nell’istituzione scolastica.

Non si può far finta che il problema non ci sia, ma ci si deve chiedere in che modo sia giusto intervenire, anche alla luce delle pesanti conseguenze che questa scelta potrebbe comportare.

Forse far sì che lo studente si rivolga alle giuste figure che lo aiutino ad affrontare il problema sarebbe una scelta più consona, anche se c’è la consapevolezza che non sempre ciò è possibile.

La riflessione sul tema resta aperta, creando inevitabilmente dibattito, ma forse la domanda più importante è: chi dovrebbe fornire le risposte alla questione?

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