Sciopero della scuola di oggi, proteste in tutta Italia: le scuole restano chiuse?

Simone Micocci

21/10/2016

Domani, venerdì 21 ottobre, è in programma uno sciopero della scuola. Il giorno successivo poi ci sarà il corteo del No-Renzi Day per protestare contro la riforma costituzionale. Ecco le motivazioni dello sciopero della scuola e le informazioni sulle manifestazioni.

Sciopero della scuola di oggi, proteste in tutta Italia: le scuole restano chiuse?

Sciopero della scuola e generale di oggi, venerdì 21 ottobre: diversi insegnanti hanno scelto di scioperare per protestare contro la Buona Scuola di Renzi.

Le scuole oggi restano chiuse per via dello sciopero generale? Ecco tutte le informazioni sugli orari e sulle motivazioni che hanno spinto i sindacati a proclamare lo sciopero della scuola.

Oggi, venerdì 21 ottobre, non è garantito il corretto svolgimento delle lezioni a causa dello sciopero della scuola. I docenti incroceranno le braccia per protestare contro la Buona Scuola, ma non saranno gli unici lavoratori ad aderire allo sciopero.

Infatti, oggi è una giornata ricca di proteste poiché è in programma uno sciopero generale dei sindacati di base Unicobas, USB e Usi a cui prenderanno parte anche gli insegnanti italiani.

Dopo lo sciopero della scuola a cui hanno partecipato gli studenti, quindi, anche i docenti incroceranno le braccia per protestare contro alcune decisioni del Governo Renzi.

Venerdì 21 ottobre è una data da segnare in rosso sul calendario, perché oltre allo sciopero della scuola è in programma anche quello dei mezzi pubblici a Roma e Milano.

Quali sono le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali a proclamare lo sciopero di venerdì 21 ottobre? Gli insegnanti prima di decidere se aderire allo sciopero della scuola vogliono sapere le motivazioni della protesta. Per questo motivo di seguito trovate un elenco di tutte le informazioni sullo sciopero generale e della scuola di venerdì 21 ottobre: le scuole italiane resteranno chiuse? Scopriamolo di seguito.

Sciopero della scuola 21 ottobre: informazioni generali

Ottobre è un mese ricco di scioperi.

Sono diverse infatti le mobilitazioni di protesta in programma soprattutto nel settore dei trasporti pubblici. Le agitazioni non mancheranno nemmeno nel settore scolastico: è stato infatti indetto uno sciopero nazionale nel mondo scuola in programma il prossimo 21 ottobre.

Il mondo della scuola è in fibrillazione da mesi: dalle polemiche sul concorsone alle proteste per la gestione del piano straordinario di mobilità, da settimane gli insegnanti stanno cercando di far sentire le proprie ragioni al Governo Renzi reo di aver approvato una legge, quella sulla Buona scuola, che sembra aver causato più danni che benefici.

Dopo lo sciopero del 15 settembre, che era coinciso con l’inizio delle lezioni, il 21 ottobre quindi si replica: gli insegnanti e il personale Ata incroceranno le braccia, mettendo a rischio le lezioni da Nord a Sud.

Lo sciopero è stato proclamato dai principali sindacati della scuola. Vediamo di seguito nello specifico quali sono i motivi della protesta.

Sciopero scuola 21 ottobre 2016: le motivazioni della protesta

Lo sciopero della scuola del prossimo 21 ottobre è stato indetto in tutte le regioni italiane da Unicobas, USB (Unione Sindacale di Base) e USI (Unione Sindacale Italiana), i principali sindacati della scuola.

La giornata di mobilitazione sarà l’occasione per protestare ancora una volta contro la Legge 107, ossia la legge sulla Buona scuola approvata dal Governo Renzi, che avrebbe aperto un conflitto tra lavoratori della scuola e Governo.

Nello specifico i motivi della protesta sono i seguenti: a non essere vista di buon occhio è la trasformazione dell’insegnante da docente a impiegato, con relativa limitazione della libertà d’insegnamento. La protesta coinvolge anche la chiamata diretta da parte del dirigente che è ritenuta anticostituzionale. Lo sciopero riguarderà anche la diminuzione della quantità dei programmi di studio.

Sciopero scuola 21 ottobre: manifestazioni in tutta Italia

Oltre ai sindacati di base che hanno indetto lo sciopero (Unicobas, Usb e Usi) anche alcune associazioni come i Partigiani della Scuola Pubblica e il Comitato nazionale LIP Scuola aderiscono alle proteste contro la Buona Scuola.

Gli insegnanti si ritroveranno in alcune delle Piazze più importanti d’Italia. Al momento, tra le città in cui ci sono manifestazioni programmate per lo sciopero della scuola di venerdì 21 ottobre ci sono: Roma, Torino, Novara, Milano, Vicenza, Genova, Bologna, Firenze, Pisa, Viterbo, Napoli, Foggia, Bari, Potenza, Catania, Cagliari.

In particolare a Roma le proteste si prolungheranno fino al giorno successivo, sabato 22 ottobre, quando è in programma il “No Renzi Day”, un corteo nazionale organizzato da Rifondazione Comunista per protestare contro la riforma costituzionale.

Le proteste per lo sciopero della scuola a Roma cominceranno quindi venerdì 21 ottobre in Piazza San Giovanni e tra dibattiti e intrattenimenti musicali si arriverà fino alle 14:00 del giorno successivo, sabato 22 ottobre, quando ricordiamo ci sarà il “No-Renzi Day”.

Sciopero scuola 21 ottobre: come devono comportarsi gli insegnanti?

Gli insegnanti che aderiscono allo sciopero devono avvisare gli alunni? Vista la prossimità dello sciopero della scuola del 21 ottobre ne approfittiamo per fare chiarezza su alcuni aspetti regolamentari.

Ad esempio, vi ricordiamo che il lavoratore che aderisce allo sciopero non ha diritto ad una retribuzione, ma è considerato a tutti gli effetti in servizio. Inoltre, qualsiasi lavoratore che aderisce allo sciopero, quindi anche un insegnante, non deve comunicare anticipatamente la sua decisione. Basterà non presentarsi a lavoro nella giornata di sciopero.

Un docente, quindi, non deve comunicare la sua decisione agli alunni.

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# Scuola

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