Si sa, gli Stati Uniti non perdonano e non hanno nessuna intenzione di far rimanere impuniti quelli che sono stati considerati tra i maggiori artefici dello scandalo Libor. Anche la Royal Bank of Scotland deve pagare.
Le autorità federali americane hanno intenzione di punire l’istituto infliggendogli una multa salatissima e costringendolo ad una pubblica ammissione di colpa. Dal Regno Unito per ora tacciono.
Multa salatissima
Il Wall Street Journal, uno dei più importanti giornali del mondo, fa sapere che, secondo le indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, la sanzione pecuniaria inflitta alla RBS dovrebbe aggirarsi intorno ai 790 milioni di dollari (500 milioni di sterline e quasi 590 milioni di euro) da versare alle autorità statunitensi e britanniche impegnate nell’indagine Libor.
Le sanzioni precedenti
La Royal Bank of Scotland diventerebbe così la terza banca, dopo la britannica Barclays e la svizzera Ubs a pagare per quanto accaduto al Libor, indice di riferimento sui tassi di interesse per centinaia di miliardi di dollari in titoli e derivati al mondo.
Barclays e Ubs hanno già versato complessivamente più di 2 miliardi di dollari in multe e la divisione giapponese dell’istituto bancario svizzero ha anche fatto una pubblica ammissione di responsabilità, dichiarandosi colpevole di truffa.
Ammissione di colpa
Stando alle parole del Wall Street Journal, i rappresentati della Royal Bank of Scotland per ora tacciono, in attesa di raggiungere un accordo con le authority che permetta loro di evitare l’ammissione di colpa.
Dichiarazioni di questa portata potrebbero infatti mettere in fuga i clienti e aumentare vertiginosamente le cause legali ai danni della RBS.
Mentre dagli Stati Uniti continua la linea dura, Londra sembra comunque più propensa al compromesso e vorrebbe evitare accuse penali contro un istituto che oggi è controllato dal governo.
L’inchiesta continua
Le authority proseguono intanto gli accertamenti su un’altra dozzina di banche. Deutsche Bank e una rete di trader sarebbero sotto indagine per manipolazione dei tassi interbancari.
Se le accuse venissero confermate, si profilerebbero nuove ed ulteriori sanzioni.
Senza tener conto del fatto che anche l’indice Euribor in questo periodo, non sta passando un buon momento.
Goldman Sachs: “Vendete”
La casa d’investimento statunitense è diventata più prudente sull’intero settore bancario britannico e ha deciso di tagliare il rating della Royal Bank of Scotland da “Neutral” a “Sell”.
Secondo la nota diffusa da Goldman, la RBS sarebbe, tra le banche britanniche, la più esposta alle sanzioni degli enti regolatori, il che spiegherebbe l’invito a vendere.
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