Saturimetro: come funziona e come leggere i valori

Matteo Novelli

11 Gennaio 2021 - 09:04

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Come funziona il saturimetro: ecco a cosa serve, come leggere i valori e quando indicano un problema. La guida sull’utilizzo e valori ideali.

Saturimetro: come funziona e come leggere i valori

Come funziona il saturimetro: il dispositivo serve a misurare il livello di ossigeno nel sangue, rilevandone la saturazione. Il prezzo non è elevatissimo (circa 30 euro), si può comprare anche su Amazon, e permette di avere dati precisi in pochi secondi. Quali sono i valori ideali e come leggerli?

Il saturimetro è un dispositivo medico diventato molto popolare a causa della pandemia da coronavirus: in tanti, soprattutto chi trascorre la quarantena da casa in isolamento, ne acquistano uno per controllare che i livelli di ossigeno non scendano sotto una determinata soglia.

Il suo funzionamento non è affatto complicato e il suo costo esiguo lo rendono un nuovo strumento fondamentale da avere in casa accanto al termometro. Ecco tutto quello che devi sapere.

Saturimetro: cos’è e come funziona

Adiamo con ordine. Il saturimetro permette di valutare la saturazione di ossigeno nell’emoglobina presente nel sangue arterioso (SpO2) e allo stesso tempo riesce anche a misurare la frequenza cardiaca dello stesso paziente, fungendo una doppia e importante funzione.

La persona, o il paziente a seconda dei casi, che decide di utilizzare il saturimetro non deve fare nulla di complicato: lo strumento funziona come una piccola pinzetta e non viene in alcun modo prelevata alcuna goccia di sangue. Si aggancia il dispositivo sul dito indice e, una volta acceso, si attenda la misurazione che sarà contraddistinta da due valori.

Saturimetro: come leggere i valori e quando preoccuparsi

Il primo valore si riferisce ovviamente alla frequenza cardiaca (dato ricavabile facilmente anche da uno smartwatch o dalla comunissima macchina per la pressione).

Il livello d’ossigeno nel sangue, e i relativi valori, sono invece i dati più importanti. Ma come capire quando sono ok, restituendo i parametri di perfetta salute, e quando invece indicano un possibile campanello d’allarme per qualcosa che non va?

Ecco una rapida tabella riassuntiva su come leggere i dati del saturimetro:

  • liv. di ossigeno dal 95% in poi: valori normali;
  • liv. di ossigeno dal 91% al 94%: lieve ipossiemia (ridotta quantità di ossigeno nel sangue);
  • liv. di ossigeno dall’86% al 90%: ipossiemia moderata;
  • liv. di ossigeno pari o inferiori all’85%: grave ipossiemia e probabile crisi respiratoria.

Saturimetro: pro e contro

Il saturimetro è uno strumento indubbiamente utile e data la semplicità di utilizzo anche adatto alla lunga degenza da casa, quasi tutti i modelli sul mercato infatti forniscono dettagli precisi sulla salute respiratoria del paziente.

Come principali vantaggi abbiamo infatti l’essere semplice e facile da usare, la portabilità (può essere legato anche al collo), adatto anche a personale non medico, velocità e precisione nella misurazione, tecnologia poco invasiva e indolore.

Tra gli svantaggi abbiamo la possibilità che il saturimetro fornisca dati sfalsati da determinati fattori, tra cui patologie di grave o lieve entità. Tra queste abbiamo la vasocostrizione periferica, soprattutto alle mani o alle dita, l’anemia, l’assunzione di determinati farmaci dal composto chimico che altera la corretta misurazione dei valori (come il blu di metilene) o movimenti o posizioni errate del paziente (che deve stare immobile e possibilmente sdraiato).

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