Un emendamento alla Legge di Stabilità, in attesa di arrivare al Senato, prevede una nuova sanatoria Equitalia sulle cartelle esattoriali inferiori a 300 euro. Ecco il punto della situazione.
Si fanno sempre più insistenti le voci relative alla sanatoria Equitalia nel 2015 per le cartelle esattoriali al di sotto dei 300 euro (non ancora pagate), prevista da un emendamento alla legge di Stabilità (in attesa di arrivare in Senato).
Se i rumors venissero confermati, i contribuenti italiani potrebbero tirare un sospiro di sollievo in prossimità delle feste natalizie.
Il condono potrebbe interessare circa il 70% delle cartelle, tutte quelle a partire dal 2000. Con tutta probabilità, vista l’entità dell’importo, in ballo ci sarebbero piccole multe, come quelle per divieto di sosta, o per il canone non versato.
Il calendario della riscossione dovrebbe essere organizzato come segue: ogni 12 mesi si andrà indietro di un anno, così entro il 2017 saranno evase le cartelle inviate nel corso del 2014, nel 2018 saranno gestite quelle del 2013, nel 2019 quelle del 2012 e così via, fino a risalire alle cartelle del 2000, che verranno gestite nel 2031.
Da queste indiscrezioni emerge che saranno gli enti creditori, quindi enti come INPS o Agenzia delle Entrate, a decidere quali cartelle considerare inesigibili.
Come funziona la riscossione?
Equitalia è l’agente di riscossione per conto dell’Erario e di altri enti creditori come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, i Comuni, a cui ogni tre anni dovrebbe inviare un report con le cartelle che non è riuscito a riscuotere, quindi inesigibili.
Dal momento che questo controllo non è mai stato avviato, si sono accumulate così tante verifiche, in seguito alle proroghe, che in ballo ci sarebbero oltre 500 miliardi di euro.
Ecco perché dal 1 gennaio 2015 partiranno prima le verifiche sulle cartelle più recenti, quelle del 2014, ovvero su cui il margine di recupero è più ampio, per poi procedere a ritroso, in base al calendario che vi abbiamo annunciato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
