Salvini vuole il censimento dei rom: ai Prefetti due settimane di tempo, poi gli sgomberi

Alessandro Cipolla

16 Luglio 2019 - 14:13

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Una circolare del Viminale chiede entro due settimane ai Prefetti una “relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti”. Una mossa da parte di Matteo Salvini per preparare poi un piano degli sgomberi.

Salvini vuole il censimento dei rom: ai Prefetti due settimane di tempo, poi gli sgomberi

Il mio obiettivo è finire la mia attività da ministro avendo chiuso tutti i campi rom in Italia”. Così Matteo Salvini lo scorso aprile in piena campagna elettorale per le elezioni europee ripeteva durante un’ospitata televisiva.

Dopo alcuni mesi, il ministro dell’Interno è pronto ora a una accelerata per “il superamento delle situazioni di degrado e al ripristino delle condizioni di legalità” da attuare attraverso un “ progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate”.

Per fare questo, Salvini ha inviato una circolare ai Prefetti chiedendo che entro due settimane venga fatta una “relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti”, per conseguire così “utili elementi di conoscenza e valutazione”.

Salvini e il censimento dei rom

I più maligni insinuano che alla fine il tutto sia soltanto un’abile mossa per distogliere, viste le aspre polemiche, le attenzioni che in questo momento riguardo la Lega sono tutte incentrate sulla vicenda dei presunti soldi dalla Russia.

Fatto sta che come da tempo annunciato da Matteo Salvini, il Viminale adesso è pronto a passare dalle parole ai fatti sui rom, da sempre uno dei cavalli di battaglia del Carroccio, dando due settimane di tempo ai Prefetti per realizzare una sorta di censimento.

Il ministero quindi tramite una circolare chiede una “relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti”, per avere così un quadro completo della situazione al fine di predisporre poi un piano per gli sgomberi.

L’obiettivo è porre in essere mirati interventi di sistema - si legge nella circolare - attraverso cui promuovere secondo un organico e coordinato insieme di iniziative l’osservanza delle regole nonchè condizioni di maggiore vivibilità dei contesti urbani, con ripercussioni positive sulla salubrità dell’ambiente”.

Una volta terminato il censimento quindi si potrà creare “una piattaforma di discussione in ambito locale per l’approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei sindaci ai fini dell’adozione dei provvedimenti ove ne ricorrano i presupposti”.

Con questo lavoro il Ministero vuole venire a conoscenza della tipologia degli insediamenti e la densità abitativa, le condizioni dei campi (presenza di reti idriche, elettriche e fognarie, allacci abusivi), la presenza di strutture fisse e mobili, il numero di minori presenti negli insediamenti, le loro condizioni e le percentuali di abbandono scolastico.

Insomma queste relazioni che Salvini si aspetta che siano sul proprio tavolo entro due settimane, dovrebbero essere la base su cui costruire poi il piano degli sgomberi in base alle varie situazioni segnalate dai Prefetti.

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