Salvatore Giuliano sarà Ministro dell’Istruzione del nuovo Governo?

Simone Micocci

25/05/2018

Dovrebbe essere un preside a guidare il Ministero dell’Istruzione nel nuovo Governo: si chiama Salvatore Giuliano ed a favore di una Scuola 2.0.

Potrebbe essere Salvatore Giuliano il Ministro dell’Istruzione del nuovo Governo; lo conferma il The Huffington Post, secondo il quale i nodi da sciogliere per l’Esecutivo sono pochi e che il Ministero dell’Istruzione non è tra questi.

Secondo il The Huffington Post alla fine la Lega ha concordato nel lasciare il Ministero dell’Istruzione al Movimento 5 Stelle, così come il Ministero della Cultura che invece andrebbe a Vincenzo Spadafora, braccio destro di Luigi Di Maio.

Quindi dovrebbe essere il preside Salvatore Giuliano - e non il professore universitario Gianluca Vago - a presiedere al MIUR nel nuovo Governo giallo-verde.

Tra l’altro, come molti di voi ricorderanno, Salvatore Giuliano venne indicato come Ministro dell’Istruzione lo scorso 2 marzo, quando Luigi Di Maio presentò la sua (probabile) squadra di Governo.

Tre mesi dopo quindi la candidatura di Giuliano sembra essere confermata, con la soddisfazione parziale del mondo della scuola.

Salvatore Giuliano, infatti, è una figura che non è nuova agli incarichi ministeriali né tantomeno alle polemiche: in passato ha fatto parte dello staff della discussa Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini come esperto per “l’ideazione di proposte innovative per la formazione dei DS e al sostegno della loro attività rispetto all’attuazione della legge 107”. La stessa legge che Giuliano dovrà rivedere profondamente, come indicato nel contratto di Governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega.

Visto il suo passato sono in molti a non credere che sia all’altezza del ruolo di Ministro dell’Istruzione e della Ricerca e che non sia il profilo adatto per rivedere una riforma al quale lui stesso ha contribuito.

È bene sottolineare che Salvatore Giuliano ha respinto tutte queste accuse ribadendo (come conferma il video pubblicato in precedenza) la sua volontà - in accordo con il Governo - di cambiare la scuola ed eliminare tutti quei provvedimenti che hanno limitato la qualità dell’insegnamento e non hanno valorizzato il lavoro degli insegnanti.

In attesa dell’ufficialità su una sua eventuale nomina al MIUR, quindi, vediamo chi è Salvatore Giuliano e per quale motivo per il nuovo Governo è stato deciso di puntare su di lui per riformare la scuola italiana.

Giuliano è un preside 2.0

Molti insegnanti temono che affidare il compito di guidare il MIUR ad un Dirigente Scolastico - piuttosto che ad un insegnante - sia una scelta rischiosa. Luigi Di Maio, però ha voluto rassicurare gli insegnanti e gli addetti ai lavori sottolineando che Salvatore Giuliano è un preside 2.0.

Classe 1967, Salvatore Giuliano è laureato in Economia e da nove anni è Dirigente Scolastico dell’istituto “Majorana” di Brindisi.

Qui dal 2009/2010 non si usano più i libri di testo, sostituiti da materiale didattico redatto dai docenti. Un esperimento che ha avuto talmente tanto successo da aver dato il via al progetto “Book in progress” al quale oramai partecipano più di 200 scuole.

Una decisione nata per “fornire agli studenti dei contenuti che fossero adatti al linguaggio e al ritmo d’apprendimento di oggi”. Per non parlare poi del vantaggio economico derivante da questa iniziativa, con le famiglie che ogni anno invece dei soliti 350€ (o anche più) necessari per l’acquisto del materiale scolastico, ne spendono poco più di 50€.

Un’altra “rivoluzione” apportata da Giuliano è quella che prevede lo slittamento dell’orario scolastico di due ore; dall’a.s. 2018-2019, infatti, nell’Istituto Majorana le lezioni cominceranno alle 10:00 e non alle 08:00 come tradizione, dal momento che diversi studi concordano sul fatto che la qualità e la quantità del sonno molto importanti ai fini dell’apprendimento.

Un Dirigente Scolastico innovativo, tant’è che è stato uno dei fautori dell’introduzione del Liceo Breve, con il quale gli studenti possono prendere il diploma in soli 4 anni.

Quindi Salvatore Giuliano, nonostante i dubbi mostrati da una parte del mondo della scuola, sembra avere le skills necessarie per guidare il MIUR; ma avrà abbastanza grinta e voglia di rinnovare la scuola soddisfando le richieste di insegnanti, ATA, ricercatori e studenti?

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