SEO 2017, novità: quali saranno i fattori di posizionamento più importanti?

Claudia Cardone

3 Marzo 2017 - 15:08

SEO 2017: come cambierà nel 2017? Novità, tendenze e 5 probabili fattori di posizionamento che Google prenderà in considerazione quest’anno.

SEO 2017, novità: quali saranno i fattori di posizionamento più importanti?

SEO 2017: quali sono i trend? Quali saranno le novità e le tendenze della SEO nel 2017? Come, e se, cambieranno i parametri di Google nel posizionamento?

Ricordiamo che l’acronimo inglese SEO (Search Engine Optimization) fa riferimento alle strategie di posizionamento, all’ottimizzazione per i motori di ricerca, primo fra tutti Google, il motore di ricerca più usato al mondo.

Come sappiamo i fattori di posizionamento su Google non sono fissi, ma in continuo aggiornamento. Ecco perché fare SEO è un’attività che richiede molta costanza, perché bisogna capire come funziona un motore di ricerca, quali strategie adottare, come scrivere un buon titolo, una buona descrizione, come aumentare la keyword density, imparare a capire cosa digiterà il lettore...siete già stanchi?

Eppure conoscere bene la SEO vi permetterà di stare sempre in prima linea tra le preferenze di Google e in posizione di vantaggio rispetto ai propri competitor.

Peccato che non appena ci si è abituati a determinati fattori di posizionamento...ecco che improvvisamente vengono mischiate di nuovo le carte ed è necessario raddrizzare di nuovo la rotta.

Come sarà dunque la SEO nel 2017? Quali le novità nei fattori di posizionamento?

Stando alle previsioni degli esperti, e parliamo di previsioni proprio perché come anticipato l’algoritmo di Google è in continua evoluzione, ci sono 5 fattori di posizionamento a cui fare attenzione. Ecco quali.

SEO 2017: 5 fattori di posizionamento

Quali sono le novità che deve conoscere chi vuole fare SEO nel 2017? Secondo gli esperti sono questi i 5 fattori di posizionamento di cui tener conto quest’anno:

  • 1. La crescita delle AMPs: molto probabilmente le AMPs, cioè le Accelerated Mobile Pages, che sono un protocollo che permette di creare pagine web con una velocità di caricamento quasi immediata, saranno un criterio che influenzerà ancora di più il posizionamento. Non è una novità che la velocità di caricamento della pagina sia un fattore influente per Google, ma quasi certamente quest’anno il motore di ricerca favorirà ancora di più le pagine che hanno sviluppato questo aspetto. Ovviamente tale implementazione deve essere pensata in vista di una maggiore scioltezza di fruizione per il consumatore;
  • 2. I featured snippet: un altro parametro che sarà implementato nella SEO di quest’anno sarà rappresentato dai featured snippet, conosciuti più comunemente con il nome di “rich answer” o “direct answer”. Infatti già allo stato attuale delle cose, un testo online che presenti domande uguali o simili a quelle che l’utente è solito proporre al motore di ricerca, avrà certamente un miglior posizionamento tra i risultati di Google. Chiaramente nel testo online, oltre alla domanda utile all’utente, ma ancora più utile al motore di ricerca, dovrà esserci anche una risposta in modo tale che l’utente rimanga esattamente nella pagina cliccata. Le risposte dovranno essere pertinenti, ma soprattutto utili. Il consumatore online non ha voglia di perdere tempo e si innervosisce quando non trova ciò che cerca. Per questo motivo è tenuto così in considerazione da Google questo parametro tanto che è prevedibile un’ulteriore implementazione di questo fattore. In aggiunta al rich answer sembrerebbe che Google stia anche valutando l’opzione di ricerca vocale come parametro di indicizzazione;
  • 3. La lunghezza degli articoli: in un primo momento, durante gli anni in cui si era appena diffusa la strategia SEO, si era soliti produrre testi brevi e sintetici (massimo 300-400 caratteri), perché il motore di ricerca li privilegiava. Adesso le cose sono cambiate: sembrerebbe infatti che Google stia sempre di più privilegiando testi lunghi ed esaustivi, che affrontino un argomento in tutte le sue varie sfaccettature. Con ogni probabilità pertanto questo parametro sarà ancora di più implementato in vista di ciò che è stato detto in precedenza: siamo di fronte ad un utente impaziente, che cerca notizie utili ed esaustive e che non vuole perdere tempo a cercarle. Chi è il miglior sito per Google? Chi riesce ad accontentare subito il suo utente;
  • 4. Le immagini: un fattore che ad oggi risulta rilevante per il motore di ricerca sono le immagini. Infatti sembrerebbe che l’algoritmo “Show and Tell”, che utilizza Google Immagini, sia basato su un decodificatore chiamato Inception V3, che ha l’abilità di visualizzare il contenuto di un’immagine con un alto grado di accuratezza. Se questo grado nel 2014 era del 89,6% e nel 2015 del 91,8%, negli ultimi tempi è stato del 93,9%. Tutto ciò conferma agli esperti che Google sta puntando ancora di più sulla comunicazione attraverso file grafici. Un’ulteriore conferma in tal senso è venuta anche dalla nuova impostazione grafica di Google: mentre prima il motore di ricerca mostrava unicamente il titolo del sito con annesso link, oggi invece i primi risultati sono mostrati correlati alla propria foto di presentazione. Inoltre non dobbiamo dimenticare che da alcuni mesi Google ha reso possibile la ricerca inversa delle immagini, che consente di cercare un’immagine partendo da un file del nostro computer. Questo in termini SEO si deve tradurre con un maggiore utilizzo delle immagini pertinenti al testo che si propone. E’ molto importante che il file grafico sia inerente al contesto perché se non dovesse esserlo Google potrebbe tacciare come sbagliato tutto il contenuto online;
  • 5. Credibilità: un sito che produce contenuti di buona qualità, pertinenti, esaustivi, è un sito che verrà eletto credibile, uno dei fattori di posizionamento che Google tiene più in considerazione, insieme al network e al personal branbding che cureranno i suoi autori.

Argomenti

# Google

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it