S&P 500: dopo il record, i trader scommettono sul crollo. Posizioni short alle stelle

Vittoria Patanè

15 Maggio 2015 - 12:57

L’indice S&P 500 continua a inanellare record, ma i trader cominciano a scommettere sul crollo. Il rally è finito?

S&P 500: dopo il record, i trader scommettono sul crollo. Posizioni short alle stelle

Ieri l’indice ’S&P 500 è salito dell’1,08%, a quota 2.121,09 superando il precedente record siglato lo scorso 24 aprile.

Nel corso delle ultime settimane, nonostante alcuni smobilizzi sostenuti, il listino delle aziende a maggior capitalizzazione degli Stati Uniti ha inanellato diversi record. Quello di ieri è solo l’ultimo, ma secondo i trader, la crescita dello S&P 500 potrebbe essere finita qui.

Secondo i dati raccolti da UBS, molti trader continuano a scommettere sulla discesa dell’indice, aggiungendo posizioni short sui futures E-mini. Nonostante il nuovo indebolimento del dollaro e il parallelo abbassamento del livello di volatilità (causato dalla fine imminente della pubblicazione dei conti trimestrali) abbia portato molti investitori a fermare lo "short covering" in attesa delle scadenze di oggi, la tendenza sarebbe ormai in atto.

Il motivo, in base a quanto riportato da UBS, sarebbero i timori sulle prossime mosse della Federal Reserve e sull’outlook dell’economia Usa. Inoltre, il rialzo degli utili del primo trimestre, ben superiore alle attese, avrebbe confermato la paura dei trader che ormai si aspettano un’imminente manovra di politica monetaria restrittiva da parte del board statunitense.

A questo punto, secondo la società americana di servizi finanziari lo scenario migliore per lo S&P 500 sarebbe un atteggiamento attendista da parte della Fed. Solo così si potrebbe compensare "l’impatto negativo di un’inflazione più alta e di una minore crescita della congiuntura".

S&P 500 vicino al crollo? Lo spettro del 2000 torna a far paura.

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