Rivelati i segreti di Putin e i dettagli dell’annessione della Crimea. La Russia è stata hackerata, pubblicate le email del braccio destro Surkov.
La Russia è sotto attacco hacker, un’operazione che ha rivelato i segreti più nascosti del presidente Vladimir Putin.
Un gruppo ucraino che si fa chiamare Cyber Hunta ha pubblicato più di un gigabyte di e-mail e altro materiale proveniente dall’ufficio di uno degli assistenti più stretti di Vladimir Putin, tale Vladislav Surkov.
I contenuti trapelati mostrano cosa è successo veramente nel conflitto ucraino e la relazione della Russia con il movimento separatista in Ucraina.
La Russia di Putin in passato ha negato la presenza di un rapporto tra Mosca e i separatisti, ma le e-mail trapelate mostrano come la Russia abbia controllato praticamente ogni dettaglio delle operazioni dei separatisti nelle regioni di lingua russa dell’Ucraina, che successivamente hanno lacerato l’integrità del Paese e portato all’annessione della Crimea.
Russia sotto attacco: i segreti di Putin in Ucraina rivelati
È successo: l’hack ucraino ha raggiunto in profondità l’ufficio del presidente russo. Gli Stati Uniti ci sono abituati, ma è la prima volta che un attacco hacker colpisce in questo modo direttamente Vladimir Putin.
Dati i rapporti delicati al momento tra Russia e Stati Uniti, l’intelligence statunitense è subito corsa a specificare che gli USA non hanno avuto alcun ruolo nell’attacco.
Surkov è uno stretto collaboratore di Putin da più di un decennio e ricopre il ruolo sia di vice primo ministro che quello di vice capo del personale di Putin. Le e-mail hackerate risalgono al 2014, periodo durante il quale Surkov è stato nominato il «cardinale grigio» del Cremlino, il responsabile di Putin nel dietro le quinte per la gestione delle operazioni più importanti della Russia. Non solo ha guidato i separatisti in Ucraina, ma ha anche svolto un ruolo chiave nella Georgia.
Gli hacker ucraini sono riusciti a scaricare le caselle di posta elettronica Outlook degli assistenti di Surkov, tra cui una certa «Masha» e una «Yevgenia». Surkov da solo, a quanto pare, non fa uso di e-mail. I file comprendono la posta in arrivo, in uscita, le bozze, posta eliminata, lo spam per un totale di 2.337 messaggi.
Messaggi di posta elettronica dagli account Outlook delle assistenti di Surkov
I segreti della Russia rivelati nell’attacco hacker
Nascosto nei file vi è una varietà di materiali che contengono prove del coinvolgimento ai massimi livelli della Russia nella guerra in Ucraina orientale, in cui hanno preso la vita 10.000 persone, tra cui i 298 passeggeri e l’equipaggio del Malaysian Flight 17, abbattuto da un missile della fazione separatista nel luglio 2014 in Ucraina.
Nel materiale hackerato è stata trovata una lista delle vittime nella regione Donbass dell’Ucraina inviata da un membro separatista di alto rango e un elenco di candidati alla farsa delle elezioni. In questa e-mail si fa notare che gli individui con l’asterisco accanto al loro nome siano «controllati da noi» e «particolarmente consigliato.» Alcuni giorni dopo, gli stessi nomi sono stati annunciati come vincitori delle elezioni.
Sono stati trovati poi dei report di spesa e una proposta di un ufficio stampa governativo a Donetsk, teatro di alcuni dei combattimenti più feroci - un’operazione per la propaganda separatista composta da tre persone, con un editore, un giornalista e un webmaster.
Putin sotto attacco hacker: è tutto vero?
È stato chiesto ad un alto funzionario degli Stati Uniti se il materiale fosse autentico, ha risposto alla NBC News che non vi è «nulla che indica il contrario».
Un funzionario americano ha detto alla NBC News che il materiale conferma molto di ciò che gli Stati Uniti credeva stesse succedendo in quel momento, e che il Cremlino ha sostenuto i separatisti a livello micro.
Infatti Surkov è stato il primo in una lista dei russi e degli ucraini posti sotto sanzione a marzo 2014, citando il suo presunto ruolo nel movimento separatista. Il provvedimento ha congelato i suoi beni degli Stati Uniti e vietato l’ingresso nel Paese. Sanzioni simili sono state imposte anche dall’Unione Europea.
Fonte: NBC News
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