Roubini: gli Stati Uniti hanno bisogno di un po’ di austerità

Erika Di Dio

8 Marzo 2013 - 14:42

Roubini: gli Stati Uniti hanno bisogno di un po’ di austerità

L’aumento delle tasse sui ricchi americani e la spesa pubblica ridotta avranno un grave impatto sulla crescita economica negli Stati Uniti quest’anno, cancellando gli effetti positivi di una ripresa del mercato immobiliare e di un’energia a costi inferiori: queste le parole di Nouriel Roubini durante un’intervista alla Cnbc.

I suoi commenti arrivano mentre gli occhi degli investitori sono fissati sul rilascio dei dati sui Non Farm Payrolls negli Stati Uniti, che potranno dare ulteriori indizi sullo stato di salute dell’economia.

Parlando all’Ambrosetti Workshop 2013, Roubini - il co-fondatore e presidente della Roubini Global Economics soprannominato Dr. Doom per le sue previsioni pessimistiche - ha avvertito che, nonostante alcuni indicatori positivi per la crescita, ci sono dei problemi chiave che la trattengono.

"Queste tasse, le tasse per i ricchi stanno andando a ridurre in modo significativo il reddito disponibile e le vendite al dettaglio sono state un disastro. E ci sono già segnali di un rallentamento della crescita dei consumi, per non parlare del sequestro e del drenaggio fiscale che quest’anno sarà l’1,5% del PIL (prodotto interno lordo) per un’economia che a malapena è cresciuta l’anno scorso", ha detto.

Il sequestro si riferisce ad una serie di tagli alla spesa e aumenti delle tasse che hanno cominciato a prendere vigore venerdì scorso e che mirano a ridurre il deficit di bilancio.

Crescita 2013 molto debole

Nonostante i segnali incoraggianti di un rinnovato mercato immobiliare, una rivoluzione nel settore del gas di scisto, che potrebbe tradursi in minori costi per l’energia e gli effetti del quantitative easing QE, la crescita degli Stati Uniti sarebbe dell’"1,5% al meglio quest’anno", ha detto Roubini.

"Anche senza la politica degli Stati Uniti, ci sarebbe una resistenza. Abbiamo rubato la crescita dal futuro e ora c’è bisogno di un recupero per gli errori commessi in passato. Gli Stati Uniti hanno bisogno di iniziare un po’ di austerità", ha detto Roubini.

Barclays ha rivisto le sue previsioni per il PIL degli Stati Uniti e ora vede l’1,5% di crescita nel secondo trimestre del 2012 da una precedente previsione del 2%. Per il terzo e quarto trimestre del 2013 ha rivisto la sua previsione di crescita al 2% dal 2,5%.

Shock dei mercati a metà anno?

Roubini ha convenuto che mentre i mercati azionari sono stati positivi, gli investitori devono prepararsi per una "scossa" nella seconda metà dell’anno.

"Ciò è positivo per il diretto effetto della ricchezza e un segnale che le cose potrebbero migliorare, ma, naturalmente, a volte il mercato azionario dà un segnale sbagliato e credo che i mercati saranno sorpresi di vedere quanto gli Stati Uniti continueranno a rallentare, anche rispetto allo scorso anno", ha detto.

Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management, è in disaccordo con la triste visione di Roubini sulla ripresa economica degli Stati Uniti.

"Per quanto possa sembrare caotica Washington, il modo in cui stanno "stringendo" la politica fiscale è migliore che in Europa ... A poco a poco, il quadro fiscale degli Stati Uniti sta migliorando. Qui in Europa e nel Regno Unito, si stanno concentrando troppo sull’austerità", ha detto.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc

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