Roma, ipotesi di 10.000 euro a famiglia rom per lasciare l’Italia

Alessandro Cipolla

3 Gennaio 2018 - 16:40

Il Messaggero parla di soldi stanziati da Bruxelles che potrebbero essere usati dal Comune di Roma come una sorta di bonus da dare ai rom disposti a lasciare l’Italia.

Roma, ipotesi di 10.000 euro a famiglia rom per lasciare l’Italia

Il Comune di Roma avrebbe in mente un nuovo piano per risolvere la questione dei rom: pagare biglietto aereo e due anni di affitto nel proprio paese d’origine, oppure staccare direttamente un assegno da 10.000 euro, alle famiglie che decideranno di lasciare l’Italia.

Dopo Spelacchio che potrebbe finire in un museo, questa è la nuova indiscrezione riguardante i rom presenti a Roma fatta trapelare dal quotidiano Il Messaggero, che spiega anche come i fondi utilizzati sarebbero quelli già stanziati da Bruxelles per il Piano Operativo della Città Metropolitana.

Il “metodo Roma”

Il Comune di Roma sarebbe pronto a incentivare, economicamente, le famiglie rom che di loro spontanea volontà dovessero decidere di abbandonare l’Italia e far ritorno nei propri paesi di origine.

Questa è l’ipotesi trapelata dalle pagine de Il Messaggero, che con un articolo a firma Lorenzo De Cicco ha spiegato come si andrebbe ad articolare questo piano per risolvere il problema dei campi rom.

Ai nomadi stranieri in sostanza verrebbe offerto il biglietto aereo e l’affitto pagato per un paio d’anni nel paese di origine, oppure in alternativa un assegno una tantum (fino a 10mila euro) per liquidare la pratica. La misura è stata discussa in una serie riunioni tra i funzionari comunali e i dirigenti della Polizia locale.

I soldi utilizzati sarebbero quelli che sono stati stanziati dall’Europa per il Piano Operativo della Città Metropolitana. Fondi questi che al momento risultano non spesi viste le difficoltà nell’assegnazione dei vari bandi di ricollocamento.

Con queste risorse il Campidoglio pagherebbe ai rom stranieri il viaggio di ritorno nel paese di origine e garantirebbe l’affitto di un alloggio per un periodo di circa due anni. In teoria ogni nucleo famigliare a basso reddito può incassare fino a 10mila euro, così dice la delibera già votata dalla giunta, ma l’importo potrebbe calare, a seconda del paese straniero in cui il Comune si ritroverebbe a saldare la pigione.

Una soluzione questa che sarebbe al vaglio del Campidoglio che arriva in un momento in cui il “piano rom” stenta a decollare. Una sorta di extrema ratio per cercare di risolvere una questione che da anni rimane irrisolta.

La questione dei rom

Nonostante le buone intenzioni, al momento non c’è alcuna novità in merito alla questione dei campi rom della capitale. Il piano elaborato dalla giunta grillina di Virginia Raggi infatti finora non ha prodotto alcun risultato.

Il problema di fondo è che non si trova nessuno a Roma disposto ad affittare alle famiglie rom che devono essere ricollocate. Il risultato quindi è che per esempio il Camping River di via Tiberina, il primo campo che avrebbe dovuto chiudere il 30 settembre scorso, è ancora al suo posto.

In totale al momento si stima siano circa 7.000 i rom presenti a Roma. Oltre ai nove campi censiti, ce ne sono anche diversi altri informali sparsi in tutta la città dove gli ospiti vivono in condizioni di estrema precarietà.

Con il piano rom che si sta rivelando un fallimento, ecco che il Campidoglio quindi sarebbe pronto a giocarsi la sua ultima carta. Vedremo dunque se questi rumors troveranno conferma in decisioni ufficiali da parte del Comune, anche se poi si dovrà vedere nel caso se questa ipotesi potrà trovare una sua reale applicazione visto che i nomadi sono restii, di loro natura, a stabilirsi in un appartamento anche se tutto spesato.

Argomenti

# Roma

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it