Fed rialza tassi, Yellen ha fiducia: l’inflazione salirà, dollaro recupera

Flavia Provenzani

14/06/2017

Federal Reserve aumenta i tassi: Janet Yellen ha fiducia nel rialzo dell’inflazione, previsioni PIL in rialzo, presto la normalizzazione del bilancio. Tutte le dichiarazioni del FOMC.

Fed rialza tassi, Yellen ha fiducia: l’inflazione salirà, dollaro recupera

La Federal Reserve annuncia il suo terzo rialzo dei tassi negli ultimi sette mesi e pubblica le previsioni aggiornate sull’economia degli Stati Uniti, insieme alla decisione sui tassi di interesse.

Le dichiarazioni del FOMC sono ottimiste, le previsioni economiche migliorate, il dot plot promette un altro rialzo nel 2017 e il tasso di interesse è stato aumentato all’1,25%.

Il dollaro ha risposto con un rialzo, grazie alle convinzione della Fed che l’inflazione salirà nel prossimo futuro, nonostante gli ultimi dati deludenti.
Il presidente Janet Yellen mostra un linguaggio rassicurante in occasione della sua conferenza stampa in diretta streaming.

Di seguito tutte le dichiarazioni di Janet Yellen in sede di conferenza stampa, le previsioni economiche aggiornate e la reazione dei mercati.

Riunione Fed: aggiornamenti in tempo reale

21:30 - Si chiude la conferenza stampa

Janet Yellen congeda i giornalisti.

21:05 - La politica monetaria sostiene ancora l’economia

La Yellen ritiene che le aspettative sull’inflazione non sono scese in modo significativo, uno scenario che avrebbe confermato il caso che la Fed stesse rialzando i tassi di interesse in modo troppo aggressivo.
Ciò che è importante è che la politica monetaria sia ancora stimolante per un’economia che sta crescendo al di sopra della media e con un mercato del lavoro solido. La Fed crede che l’inflazione tornerà al 2% se l’economia continuerà con questi ritmi.

20:50 - Dollaro si rafforza, Fed ha fiducia nell’inflazione

La Yellen ha fiducia: l’inflazione salirà. E’ immediata la reazione rialzista del dollaro, che riduce i guadagni dell’EUR/USD.

Come dico sempre, la politica monetaria non ha un percorso prefissato.
Abbiamo certamente preso atto di diverse misure inflazionistiche basse ma continuiamo a sentire che l’inflazione aumenterà.
È importante non dare troppo peso ad alcune dati.

20:40 - Le dichiarazioni di Janet Yellen
  • La partecipazione al lavoro è positiva
  • Il mercato del lavoro si rafforzerà ancora
  • L’inflazione core è un indicatore migliore dell’inflazione a lungo termine e ha un margine inferiore
  • L’inflazione è guidata in gran parte da elementi specifici, come i telefoni cellulari e i farmaci da prescrizione
  • La Fed si aspetta che l’inflazione aumenti e si stabilizzi intorno al 2%,
  • Le esportazioni sono migliorate grazie ad una crescita globale più forte
  • La disoccupazione è modestamente inferiore al livello medio di lungo periodo
  • Ci si aspetta un graduale aumento dei tassi garantiti
  • Ulteriori aumenti dei tassi probabilmente saranno garantiti nei prossimi anni
  • La normalizzazione del bilancio impiegherà probabilmente qualche anno
20:30 - Ha inizio la conferenza stampa
20:20 - Previsioni economiche aggiornate

Le previsioni economiche del FOMC in comparazione alle stime di giugno:

2017
PIL al 2.2% (in rialzo dal 2.1% precedente)
Inflazione al 2.0% (invariata)
Disoccupazione al 4.2% (in calo dal 4.5% precedente)

2018
PIL invariato al 2.1%
Inflazione armonizzata invariata al 2.0%
Disoccupazione in cal al 4.2% dal precedente 4.5%

2019
PIL invariato all’1.9%
Disoccupazione in calo al 4.2% dal precedente 4.5%
Inflazione armonizzata al 2.0% invariata

20:16 - Dot plot: un altro rialzo nel 2017
20:06 - I punti chiave della dichiarazione della Fed
  • Il FOMC aumenta i tassi ad un range dell’1,00% -1,25%, come previsto
  • Mantiene le previsioni per un ulteriore rialzo nel 2017
  • Riferisce di"monitorare attentamente gli sviluppi dell’inflazione"
  • Si aspetta di attuare la normalizzazione del bilancio quest’anno
  • La Fed smetterà lentamente di reinvestire con aggiustamenti trimestrali fino a raggiungere i $30 miliardi al mese in Treasury e $20 miliardi al mese in MBS
  • Non specifica la dimensione del bilancio a lungo termine
  • Per ora la Fed continua a reinvestire le obbligazioni a scadenza fino a quando la normalizzazione dei tassi sarà in corso
  • Vede l’economia e il mercato del lavoro rafforzarsi e prevede che il tasso di disoccupazione scenderà al 4,2% entro il 2019
  • La spesa delle famiglie è salita e gli investimenti fissi hanno continuato ad aumentare
  • Il membro del FOMC Kashkari era favorevole a mantenere invariati i tassi
20:00 - La Fed aumenta i tassi

La Fed aumenta i tassi di interesse all’1,25%, come previsto dal mercato.

Riunione Fed (14 giugno): il contesto

Il mercato stima un rialzo di 25 punti base sul tasso di interesse della banca centrale USA, mentre l’attenzione rimane alta sugli indizi circa il percorso futuro della banca centrale più potente al mondo.
Il presidente della Fed, Janet Yellen, ha passato la prima parte del 2017 affermando che nel corso dell’anno saranno tre gli aumenti sui tassi di interesse ma fino ad oggi siamo a quota uno, dopo la mossa dello scorso marzo. In quell’occasione, comunque largamente anticipata dal mercato, il tasso è stato portato ad un target range di 0.75%-1% e la Fed ha confermato l’intenzione di rialzare gradualmente i tassi fino alla piena normalizzazione, attorno il 3%-4%, contesto che la Federal Reserve ritiene sia coerente con un’impostazione neutrale della politica monetaria.

Nonostante il costante ma lieve peggioramento dei dati macroeconomici dall’inizio del 2017, il mercato del lavoro continua a performare oltre le aspettative - gli Stati Uniti sono sempre più vicini alla piena occupazione. L’inflazione, tuttavia, ha mostrato risultati contrastanti, nonostante sia in rialzo ancora lontana dal target del 2% fissato dalla Fed. Dato questo contesto, accompagnato dall’alta probabilità di un aumento dei tassi di interesse in occasione della riunione Fed di giugno, i mercati credono che la dichiarazione avrà un tono “da colomba” e che la banca centrale vorrà riaffermare la sua stretta dipendenza dalla qualità dei dati macroeconomici.

Oltre alle dichiarazione della Yellen, il mercato farà attenzione anche al dot plot, il grafico che raccoglie le previsioni dei membri del FOMC circa i futuri livelli dei tassi di interesse, mostrando implicitamente quanti rialzi dei tassi ciascun membro crede verranno implementati nel futuro.

1- La Fed e il rialzo dei tassi di interesse

Gli ultimi dati sui Non Farm Payrolls, i nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia, hanno deluso. Se la Fed fosse strettamente dipendente dai dati, come afferma, non potrebbe ignorare l’accaduto.
La Fed ha due obiettivi nel suo mandato: l’occupazione e l’inflazione. Nel mese scorso i nuovi posti di lavoro sono aumentati di sole 138.000 unità. In teoria, potrebbe essere un segno del fatto che l’economia è prossima alla piena occupazione, ed è quindi più difficile assumere. Tuttavia, la crescita salariale è bloccata al 2,5%, e questo è un segno preoccupante per la Fed.
Inoltre, l’inflazione è lenta - è scesa da un picco dell’1,8% all’1,5% ad aprile. Il target del 2% sembra inafferrabile. Anche l’inflazione armonizzata sta scendendo: +1,9% nell’ultima rilevazione.
Forse la crescita deve ancora tradursi in inflazione? Non sembrerebbe. L’economia americana è cresciuta solo dell’1,2% annuo nel primo trimestre del 2017. Nel 2016 era cresciuta dell’1,6%.
Quindi, l’aumento dei tassi non sembrerebbe giustificato, ma la Fed ormai ci ha portato a credere li alzerà. I mercati obbligazionari indicano una probabilità del 99% che questo avvenga alle ore 20:00 di oggi. I mercati non amano sorprese e la Fed non ama sorprendere i mercati.
Qualora non dovesse esserci un rialzo, sarà uno shock totale e il dollaro crollerà.

2 - Il dot plot riserva sorprese?

La Fed potrebbe rispondere al peggioramento macro con un downgrade delle previsioni sugli aumenti futuri dei tassi.
Aumenta i tassi ora, ma potrebbe affermare che rimarrà ferma d’ora in poi.
Le proiezioni al momento stimano tre rialzi nel 2017. Calcolando già il rialzo di giugno, questo significa che rimane ancora un aumento disponibile. La Fed potrebbe anche rimuovere la previsione per un ulteriore ritocco ai tassi entro la fine del 2017 se fosse oggettiva, spingendo così il dollaro statunitense al ribasso.
Nel caso (poco probabile) che la Fed decida di aumentare le proiezioni a quattro rialzi nel 2017, il dollaro schizzerà al rialzo velocemente.

3 - Le dichiarazioni sull’inflazione

Anche le parole del presidente Janet Yellen ricoprono un ruolo di alta importanza in occasione della riunione di oggi. Molto dipende la Fed valuta l’andamento attuale dell’inflazione.
Se la Yellen definirà l’inflazione bassa (ed anche la crescita bassa) come transitoria, il dollaro potrebbe aumentare. Ma la Fed può davvero ignorare la caduta dell’inflazione core?
Inoltre scopriremo se Neel Kashkari ha dissentito ancora una volta votando contro un aumento. Anche questo potrebbe essere negativo per l’USD.

4 - I commenti di Yellen

Il presidente della Fed Janet Yellen incontra la stampa 30 minuti dopo la pubblicazione della dichiarazione e del dot-plot e avrà l’opportunità di spiegare la decisione e di impostare il tono voluto alla comunicazione. Se sarà ottimista sull’economia, il dollaro ha spazio per il rialzo. Usare termini come "transitorie" parlando di debolezze e "fiducia" parlando del futuro sarà visto dai trader come un ottimo motivo per comprare il biglietto verde.
Parole come "cautela" o "necessitiamo di più prove" e "incertezza" esprimeranno forti dubbi sul futuro della politica monetaria della banca centrale americana, colpendo il dollaro.

5 - La riduzione del bilancio

Il bilancio della Fed è a dir poco gonfio: raccoglie $4.5 trilioni di dollari. La banca centrale reinveste i proventi: acquista nuove obbligazioni per ogni obbligazione che scade. Il FOMC ha già iniziato a confrontarsi sulla riduzione dello stato patrimoniale e questo potrebbe avere inizio relativamente presto.
Tuttavia, prelevare denaro dal mercato potrebbe causare un "tantrum" simile al "taper tantrum" scatenatosi nel 2013. I
I mercati sono ancora pienamente concentrati sulla tempistica del rialzo del tasso di interesse. A meno che Yellen non presenti un piano dettagliato e radicale per ridurre lo stato patrimoniale, qualsiasi menzione alla bilancia dei pagamenti in occasione della riunione Fed di giugno potrà avere solo un impatto limitato.

Riunione Fed: le aspettative del mercato

La decisione della Fed va ben oltre l’annuncio sui tassi. Se il messaggio equilibrato, la reazione del mercato sarà cauta, mentre gli analisti analizzeranno ogni singola parola uscita dalla bocca di Yellen.
Lo scenario più atteso è un aumento dei tassi dovish: un rialzo del tasso accompagnato da delle dichiarazioni che mostrano cautela e attesa per ulteriori miglioramenti nell’economia USA. La Fed potrebbe anche decidere di non aumentare i tassi a dicembre, abbandonando la promessa fatta ai mercati di implementare tre rialzi entro la fine dell’anno.

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