Riunione BCE, Draghi: stime inflazione e PIL in rialzo ma attenzione ai rischi

Flavia Provenzani

02/06/2016

Riunione BCE, conferenza stampa Mario Draghi e aggiornamenti in tempo reale. Focus su stime inflazione, PIL e Brexit.

Riunione BCE, Draghi: stime inflazione e PIL in rialzo ma attenzione ai rischi

Riunione BCE oggi, 2 giugno 2016 - Conclusa la riunione della BCE e la consueta conferenza stampa di Mario Draghi.
Nessuna novità sul fronte dei tassi di interesse, ma le parole di Mario Draghi continuano sono state ugualmente seguite con attenzione dai mercati, soprattutto sul fronte dell’aggiornamento delle stime su PIL e inflazione.

Solo un piccolo aggiustamento per le stime sull’inflazione; crolla la speranza che i prezzi al consumo possano raggiungere il target della BCE entro il 2018.

Forexinfo.it ha seguito gli aggiornamenti in tempo reale sulla riunione della BCE, le dichiarazioni del Consiglio direttivo, la conferenza stampa del presidente Mario Draghi e la reazione dei mercati, disponibili di seguito.

Il Consiglio direttivo della BCE si è riunito eccezionalmente a Vienna, la stessa città in cui oggi è in corso la riunione dell’OPEC.

BCE: stime PIL e inflazione riviste al rialzo

La Banca Centrale Europea ha rivisto lievemente al rialzo le stime su crescita e inflazione per il 2016, ma avverte circa i rischi legati all’economia mondiale e al referendum sulla Brexit nel Regno Unito.

La BCE ora prevede una crescita per la zona euro dell’1.6% nel 2016, in rialzo dalla stima precedente all’1.4% resa nota a marzo. Per il 2017 le previsioni rimangono invariate, mentre per il 2018 Draghi annuncia un taglio all’1.8%.

L’inflazione secondo la banca centrale dovrebbe raggiungere il +0.2% entro la fine dell’anno, contro la stima precedente allo 0.1%.
L’inflazione dovrebbe iniziare a salire nella seconda parte del 2016 e proseguire il recupero nel 2017 e nel 2018, come riferito da Mario Draghi durante la conferenza stampa.

Draghi si aspetta con fiducia una crescita moderata ma stabile.

Solo un piccolo aggiustamento per le stime sull’inflazione, crolla la speranza che i prezzi al consumo possano raggiungere il target della BCE entro il 2018.

Previsioni PIL BCE

  • 2016 1.6% vs 1.4% di marzo
  • 2017 1.7% vs 1.7% di marzo
  • 2018 1.7% vs 1.8% di marzo

Previsioni inflazione BCE

  • 2016 0.2% vs 0.1% precedente
  • 2017 1.3% vs 1.3% precedente
  • 2018 1.6% vs 1.6% precedente

Draghi: nessun accordo su bond Grecia nel QE

Interrogato da un giornalista, Mario Draghi spiega che la BCE ha deciso di non reintegrare i bond della Grecia all’interno del programma di acquisto titoli.

Draghi rivela che il Consiglio ne ha parlato, convenendo che sono stati fatti “progressi significativi” recentemente tra la Grecia e i suoi creditori.
Tuttavia, Atene ha ancora da compiere alcune richieste prima di soddisfare in modo significativo i suoi creditori.
Una volta compiute, il Consiglio discuterà del reintegro.

Draghi: Brexit è un rischio per economia mondiale e monetaria

Mario Draghi avverte circa i rischi ribassisti per l’economia e ammette: il referendum sulla Brexit è un forte rischio, il Regno Unito dovrebbe rimanere nell’UE.

Sia l’UE che l’UK traggono vantaggio dalla permanenza del Regno Unito

dichiara il presidente della banca centrale.

BCE: al via ad acquisti bond corporate e TLTRO

La BCE ha annunciato le date di inizio delle novità di politica monetaria annunciate lo scorso marzo: l’inclusione di obbligazioni corporate non bancarie nella lista degli asset acquistabili all’interno del programma del QE (8 giugno) e le nuove aste TLTRO per sostenere la liquidità delle banche dell’eurozona (22 giugno).

Di seguito sono disponibili gli aggiornamenti in tempo reale sulle dichiarazioni della BCE e la reazione dei mercati finanziari.

15:26 - Si conclude la conferenza stampa
15:21 - BCE non ha intenzione di rivedere il target di inflazione

Ogni revisione potrebbe minare la credibilità della banca centrale.

15:18 - Il mercato reagisce male al NO dei bond greci nel QE
15:16 - Aumento QE ancora possibile

La BCE non vede alcuna difficoltà nell’aumentare ancora il QE:

  • nessun problema di liquidità
  • il QE può essere variato qualora venissero raggiunti i limiti attuali
  • il QE sta procedendo senza ostacoli
  • la quotazione dell’euro riflette la differenza di politica monetaria
  • i tassi nel mercato del Forex sono importanti per la stabilità dei prezzi
15:15 - Cambio euro-dollaro: attenzione agli short a fine conferenza

Draghi, riconoscendo la crescita nella zona euro e la mancanza di effetti negativi secondari delle politiche di stimolo, potrebbe sostenere l’euro.
Le revisioni sulle stime della BCE non sono state sostanziali e il QE proseguirà anche per gli anni a venire, ma l’economia sta recuperando.

Parola alla Fed e al dollaro USA, che avranno ancora peso, ma nei momenti in cui i mercati non saranno focalizzati sui tassi di interesse negli Stati Uniti l’euro potrebbe correre al rialzo.

A conti fatti ci sono più motivi per comprare euro che venderlo ad ora. Non parliamo di movimenti oltre i 100 pips ma ora il trend ribassista sull’euro-dollaro potrebbe avere vita difficile.

15:01 - Draghi: nessun accordo su bond Grecia nel QE

Perché la BCE non ha reintegrato i bond della Grecia all’interno del programma di acquisto titoli?

Draghi rivela che il Consiglio ne ha parlato, convenendo che sono stati fatti “progressi significativi” recentemente tra la Grecia e i suoi creditori.
Tuttavia, Atene ha ancora da compiere alcune richieste prima di soddisfare in modo significativo i suoi creditori.
Una volta compiute, il Consiglio discuterà del reintegro.

14:51 - Draghi: Brexit è un rischio per economia mondiale

Mario Draghi avverte circa i rischi ribassisti per l’economia e ammette: il referendum sulla Brexit è un forte rischio.

  • Il Regno Unito dovrebbe rimanere nell’UE
  • Sia l’UE che l’UK trae vantaggio dalla permanenza del Regno Unito
14:37: stime PIL e inflazione nel dettaglio

Le previsioni aggiornate della BCE su PIL e inflazione

PIL

  • 2016 1.6% vs 1.4% di marzo
  • 2017 1.7% vs 1.7% di marzo
  • 2018 1.7% vs 1.8% di marzo

Inflazione

  • 2016 0.2% vs 0.1% precedente
  • 2017 1.3% vs 1.3% precedente
  • 2018 1.6% vs 1.6% precedente

Draghi avverte che l’inflazione nell’eurozona rimarrà molto bassa, o negativa, per un po’ di tempo. Attualmente è a -0.1%.

14:34 - Revisione al rialzo per PIL

La BCE rivede al rialzo le previsioni di crescita nel 2016 a +1.6% dal precedente +1.4% segnalato a marzo.

14:29 - I punti chiave della dichiarazione di Draghi
  • Tassi invariati per un lungo periodo di tempo, oltre la fine del QE
  • Il QE proseguirà fino marzo 2017 o oltre
  • QE continuerà fino a quanto la BCE non verrà un aggiustamento della direzione dell’inflazione
  • Il recupero dell’economia sta procedendo in modo graduale
  • BCE sta monitorando gli effetti delle politiche di stimolo
  • BCE utilizzerà tutti gli strumenti disponibili nel suo mandato, se necessario
  • La crescita riceve supporto dalla domanda interna
  • La crescita nel secondo trimestre potrebbe essere più lenta che nei primi tre mesi del 2016
  • La crescita continuerà ad un ritmo moderato
14:27 - Inizia la conferenza stampa con qualche minuto di anticipo
14:23 - Non Farm payrolls ADP Stati Uniti sotto le attese

Il dato sui NFP ADP negli Stati Uniti, anticipatore nel marker mover sui nuovi posti di lavoro in programma per domani, delude le attese degli analisti.

14:16 - Pochi minuti alla conferenza stampa di Draghi

Mancano pochi minuti alla conferenza stampa di Mario Draghi, presidente della BCE, in programma alle ore 14:30.

Qui la diretta streaming
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13:59 - Cambio euro-dollaro al test di 1.1180

La moneta unica ha perso qualche pips dopo l’annuncio sui tassi di interesse invariati della BCE,. L’euro-dollaro attualmente oscilla in area 1.1190/80.

13:57 - La dichiarazione integrale della BCE

Alla riunione di oggi, che si è tenuta a Vienna, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginali e sui depositi overnight rimanessero invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,40%.

Per quanto riguarda le misure di politica monetaria non convenzionali, l’8 giugno l’Eurosistema inizierà ad acquistare sotto il programma di acquisto del settore corporate (corporate sector purchase programme - CSPP). Inoltre, a partire dal 22 giugno condurrà la prima della sua nuova serie di operazioni di rifinanziamento mirate a lungo termine. Ulteriori informazioni sugli aspetti dell’attuazione del CSPP saranno rilasciati dopo la conferenza stampa sul sito Internet della BCE.

Il Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa dalle 14:30 CET di oggi.

13:45 - Tassi invariati

Tassi di interesse invariati.

  • Tasso di interesse precedente: 0.0%
  • Tasso sui depositi: 0.40%, invariato
  • Tasso di rifinanziamento marginale: 0.25%, invariato
  • QE: €80 miliardi, invariato
  • Corporate bond, data inizio acquisti: 8 giugno
  • Aste TLTRO, data inizio: 22 giugno
13:32 - Borse europee caute, vola il Ftse Mib a Milano

Le borse europee viaggiano in territorio positivo in attese delle dichiarazioni della BCE. A guidare il rialzo Milano, con il Ftse Mib che sale dello 0.95%, grazie al recupero delle banche.
Il DAX tedesco aggiunge lo 0.09%, il CAC sale dello 0.04% e il Ftse 100 inglese sale dello 0.36%.

12:55 - 5 domande in vista della riunione BCE

1) Quali sono le attese per la riunione della BCE?

La BCE vorrà aspettare prima di modificare in modo sostanziale le sue impostazioni di politica monetaria.
Nonostante l’inflazioni oscilli ancora vicina allo 0 - ben lontana dal target della BCE al 2% - l’economia dell’Eurozona ha performato bene negli ultimi tempi. Il prezzo del petrolio è in rialzo di oltre il 70% dall’inizio dell’anno, le Borse europee sono salite e l’euro è sceso sul cambio euro-dollaro sostenendo l’export.

La BCE ad oggi non ha alcuna necessità di apportare qualche cambiamento.

"Il rialzo del prezzo del petrolio, il miglioramento dell’economia nel primo trimestre e il rafforzamento della fiducia delle imprese e dei consumatori a maggio danno alla BCE spazio per respirare",

commenta Howard Archer, capo economista presso la IHS Global Insight di Londra intervistato dal Wall Street Journal.

2) Quale sarà il focus degli investitori?
Sull’aggiornamento delle stime di crescita e inflazione. La BCE ha in programma l’aggiornamento delle prospettive macroeconomiche e gli economisti saranno ben attenti a valutare le modifiche delle stime sui prezzi al consumo.

Lo scorso marzo, la BCE aveva previsto che l’inflazione sarebbe salita all’1.3% il prossimo anno e all01.6% nel 2018. Se la BCE dovesse decidere di non rivedere questi numeri al rialzo, anche dopo tutte le misure di stimolo messe in campo, potrebbe indicare che la banca centrale non crede che le politiche di stimolo attualmente in corso possano essere sufficienti.

3) La BCE ha in serbo altre sorprese nel 2016?
Gli economisti si trovano in disaccordo.
Gli ultimi dati macroeconomici sono stati per lo più positivi, ma il QE della BCE avrà termine tra meno di 9 mesi e l’inflazione è ancora troppo debole rispetto al target del Consiglio direttivo.

Il recupero del prezzo del petrolio potrebbe aiutare l’inflazione a salire verso l’1% entro la fine dell’anno e alcune misure di stimolo - come le aste TLTRO e gli acquisti delle obbligazioni corporate - devono ancora essere implementate.
Per adesso è necessario avere ancora un po’ di pazienza.

4) Novità dalle parole di Mario Draghi?
La BCE ha in programma di comprare obbligazione corporate per la prima volta nel mese di giugno e Mario Draghi potrebbe fornire ulteriori dettagli a riguardo, come la reale dimensione di questa nuova misura di stimolo.

I giornalisti presenti in sala stampa chiederanno con tutta probabilità a Draghi come sta procedendo il QE e quali saranno i limiti effettivi degli acquisti dei bond corporate. Inoltre, sono attesi dei commenti circa dei possibili shock esterni, come un’uscita del Regno Unito dall’UE e un rialzo dei tassi della Federal Reserve in estate.

5) Novità sul fronte Grecia?
Sono probabili, ma per la prima volta dopo molto tempo le novità sul fronte Grecia potrebbero essere positive.

La BCE potrebbe annunciare il reintegro dei titoli greci come collaterale nelle operazioni di liquidità della banca centrale - forse anche questa stessa settimana - per la prima volta in oltre un anno. Questo potrebbe portare un’ondata di ottimismo per le banche greche, che fino ad ora hanno dovuto accettare dei costi di finanziamento molto elevati dalla banca centrale nazionale.

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