Riscatto contributi: come fare domanda e quanto costa

Teresa Maddonni

9 Aprile 2021 - 19:43

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Il riscatto dei contributi è la possibilità che hanno i lavoratori di aumentare il montante contributivo ai fini della pensione pagando un onere. Vediamo con la nostra guida come fare domanda e quanto costa.

Riscatto contributi: come fare domanda e quanto costa

Riscatto contributi: come fare domanda e quanto costa? Due domande cui cerchiamo di rispondere attraverso la nostra guida facendo riferimento anche alle ultime novità annunciate da INPS.

Il riscatto dei contributi è fondamentale al fine di aumentare il montante contributivo necessario per raggiungere la pensione, pertanto è un argomento che potrebbe interessare non solo chi è prossimo a congedarsi dal lavoro, ma anche i più giovani che potrebbero voler sapere per esempio come riscattare la laurea.

Il riscatto dei contributi consiste nella possibilità per il lavoratore di coprire i periodi contributivi scoperti, come quello universitario o per lavoro all’estero Paesi non convenzionati per fare due esempi, ma per questo è previsto un onere di riscatto.

Vediamo allora nel dettaglio cos’è il riscatto dei contributi, come fare domanda e quali sono quelli utili per la pensione e ancora quanto costa.

Riscatto contributi: cos’è

Il riscatto dei contributi consiste nella possibilità di incrementare il montante contributivo necessario per la pensione coprendo i periodi scoperti, senza che sia stata versata contribuzione.

Come dettagliatamente ricorda INPS, i contributi da riscatto sono quelli che vengono accreditati dopo aver concesso al lavoratore o al pensionato, a domanda, di coprire periodi altrimenti privi di contribuzione. Si tratta di contributi per i quali:

  • vi è stata omissione nel versamento all’INPS dei contributi obbligatori che non possono essere recuperati essendo intervenuta la prescrizione di legge;
  • non era previsto l’obbligo del versamento contributivo;
  • sono state introdotte particolari disposizioni legislative.

Il riscatto dei contributi INPS 2021 si arricchisce inoltre di novità che riguardano anche nuovi servizi annunciati recentemente dall’Istituto, specie quello che permette di sapere in anteprima quanto costa il riscatto della laurea.

Quali contributi riscattare per la pensione

Prima di vedere come riscattare i contributi è necessario comprendere nel dettaglio quali sono i contributi da riscattare per la pensione e anche in questo caso ci viene in aiuto INPS con le indicazioni fornite agli utenti.

È possibile riscattare i periodi di lavoro non coperti da contribuzione, quindi omessi come abbiamo visto, e per i quali non sussiste più l’obbligo assicurativo, quindi prescritti, se i contributi risultano non versati:

  • dal datore di lavoro per attività lavorativa subordinata;
  • dal titolare di impresa artigiana o commerciale per i coadiuvanti;
  • dal titolare del nucleo coltivatore diretto, colono e mezzadro in favore dei familiari coadiuvanti.
  • dagli iscritti alla gestione separata che non siano titolari all’obbligo contributivo.

I periodi che si possono riscattare ai fini della pensione non coperti da contribuzione sono relativi a:

  • il corso legale di laurea, le lauree brevi e i titoli di studio a esse equiparati;
  • l’attività lavorativa svolta all’estero in Paesi non convenzionati;
  • l’astensione facoltativa per maternità che si colloca al di fuori del rapporto di lavoro;
  • gli anni di praticantato effettuati dai Promotori finanziari;
  • l’attività svolta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per periodi antecedenti il 1.4.1996;
  • i periodi non lavorati e privi di contribuzione previsti da specifiche disposizioni di legge e comunque successivi al 31.12.1996;
  • periodi di lavoro svolto con contratto part time;
  • i periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni;
  • ulteriori periodi di riscatto previsti da specifiche disposizioni di legge.

Riscatto dei contributi: chi può richiederlo

Il riscatto dei contributi INPS, ferme restando le indicazioni che abbiamo fin qui riportato, possono richiederlo nel dettaglio:

  • i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria;
  • gli iscritti ad una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • gli iscritti alla gestione separata dei lavoratori parasubordinati;
  • gli iscritti ai fondi speciali gestiti dall’INPS.

Il riscatto dei contributi, come specifica INPS, è una facoltà che viene concessa anche ai superstiti del lavoratore o del pensionato deceduto.

Quanto costa?

Il riscatto dei contributi INPS anche nel 2021 ha un costo ovvero un onere di riscatto che tiene conto dell’arco temporale entro il quale cade il periodo da riscattare per l’applicazione del calcolo.

L’onere di riscatto dei contributi per gli iscritti alle gestioni INPS viene calcolato con:

  • il sistema della riserva matematica retributiva per i periodi fino al 31 dicembre 1995, o fino al 31 dicembre 2011 per chi ha 18 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995 (il 1° gennaio 1996 è la data spartiacque del passaggio da calcolo retributivo a contributivo della pensione);
  • il sistema della riserva matematica contributiva per chi ha almeno 18 anni di contributi versati prima del 12 luglio 1997;
  • il sistema percentuale o contributivo per i periodi dal 1° gennaio 1996, o dal 1° gennaio 2012 per chi ha 18 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995.

Nel dettaglio:

  • Il sistema della riserva matematica per il calcolo dell’onere di riscatto funziona in questo modo: la differenza tra la pensione annua al momento della domanda compresi i periodi da riscattare e la pensione annua senza i periodi da riscattare. Il tutto viene moltiplicato per il coefficiente di riserva matematica che varia a seconda della categoria:
  • il sistema del calcolo percentuale funziona al contrario in questo modo: il reddito imponibile presso la gestione previdenziale nell’ultimo anno che viene moltiplicato per l’aliquota contributiva prevista dalla gestione previdenziale di accredito e il prodotto va moltiplicato per gli anni da riscattare.

Considerando che l’aliquota contributiva per un dipendente è il 33%, l’onere di riscatto sarà, per esempio, con il calcolo percentuale il seguente :

  • anni da riscattare 2;
  • reddito imponibile nell’ultimo anno pari a 30mila euro.

Il riscatto di due anni di contributi va a costare 19.800 euro: 30.000 *33/100 (*2).

INPS con la circolare n. 46 del 22 marzo 2021 ha annunciato un nuovo servizio sul proprio portale che permette di calcolare l’onere di riscatto della laurea per i periodi che si collocano nel regime contributivo.

Con un’ulteriore circolare, la n.54 del 6 aprile 2021 ha introdotto invece alcuni chiarimenti riferendosi alla precedente circolare n° 6 del 22 gennaio 2020 sul riscatto della laurea agevolato compatibile con la cosiddetta pace contributiva 2019-2021 di cui diremo di seguito.

La pace contributiva 2019-2021

La pace contributiva è stata introdotta in via sperimentale per il periodo 2019-2021 e consiste in un riscatto dei periodi non coperti da contribuzione ai sensi dell’articolo 20, commi 1-5 del decreto 4/2019, il famoso Decretone che ha introdotto anche reddito di cittadinanza e Quota 100, convertito con modificazioni nella Legge n.26/2019.

La pace contributiva permette il riscatto agevolato dei contributi nella misura massima di 5 anni. Una tipologia di riscatto dei contributi che può essere richiesta dagli iscritti:

  • all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti;
  • alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • alla gestione separata;
  • presso le gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione obbligatori.

Possono essere riscattati in tutto o in parte nella misura massima di 5 anni anche non continuativi i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al 29 gennaio 2019.

Il calcolo rientra nel sistema contributivo quindi si applica quello percentuale che abbiamo descritto in precedenza.

L’onere per il riscatto in via sperimentale nel triennio considerato può essere corrisposto in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione. La rateizzazione non può avvenire nei seguenti casi:

  • i contributi da riscatto devono essere utilizzati per la immediata liquidazione di una pensione diretta o indiretta;
  • nel caso in cui gli stessi contributi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.

La domanda per il riscatto dei contributi nel triennio sperimentale con la pace contributiva può essere inviata fino al 31 dicembre 2021 tramite servizio dedicato sul sito dell’INPS.

Come fare domanda

Vediamo ora in generale come fare domanda per il riscatto dei contributi tenendo conto anche delle recenti indicazioni fornite da INPS con i nuovi servizi online.

Per riscattare i contributi INPS 2021 è necessario fare domanda attravero il portale di INPS dedicato accedendo con le proprie credenziali.

Come ha specificato INPS nella circolare n.46 del 22 marzo 2021, la domanda per il riscatto dei contributi può essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso i tre seguenti canali alternativi:

  • web con i servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino attraverso il portale dell’Istituto;
  • Contact Center Multicanale raggiungibile al numero 803.164 (riservato all’utenza che chiama da telefono fisso) o al numero 06164164 (abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari con tariffazione a carico dell’utente);
  • patronati e altri intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Per il riscatto dei contributi via web il cittadino deve accedere al servizio sul sito di INPS attraverso il seguente percorso:

Per poter accedere al servizio, il richiedente deve essere in possesso di:

  • PIN dispositivo (si ricorda che a decorrere dal 1° ottobre 2020 l’Istituto non rilascia più nuovi PIN);
  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2;
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • CIE (Carta di Identità Elettronica).

Dopo aver superato la fase di autenticazione, la home page del servizio dedicato consente di accedere alle seguenti funzioni:

  • Home Riscatti;
  • Home Ricongiunzioni.

Per quanto riguarda il riscatto dei contributi il cittadino può accedere alle seguenti funzionalità principali:

  • Nuova Domanda;
  • Consultazione Domanda;
  • Simulazione Riscatto Laurea;
  • Manuale Utente;
  • Schede Informative.

Con la nuova domanda per chiedere il riscatto dei contributi l’utente troverà già inseriti alcuni dei suoi dati anagrafici.

Come specifica INPS è possibile indicare se si sta presentando la domanda come diretto interessato oppure come superstite di soggetto deceduto o ancora in qualità di parente o affine entro il secondo grado (quest’ultima opzione è attivabile soltanto per le domande di riscatto dei periodi contributivi della pace contributiva di cui abbiamo detto).

Una volta compilata la domanda per il riscatto dei contributi INPS tramite la funzione “Riepilogo e invio” l’utente può rivedere i dati inseriti.

La domanda può essere inoltrata premendo il tasto “invio” solo dopo aver selezionato il flag “Ho preso visione e accetto l’informativa”.

La domanda inoltrata sarà immediatamente visualizzata nell’elenco delle proprie domande di riscatto (consultabili nella apposita sezione della procedura). Qui è possibile anche:

  • consultare lo stato di avanzamento della pratica;
  • visualizzare il numero di protocollo;
  • stampare la ricevuta.

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