Rinnovo contratti statali, restano incerte le cifre sull’aumento degli stipendi. Anief promette battaglia in tutte le sedi.
Si fa sempre più complicata la vicenda del rinnovo dei contratti degli statali.
Mentre le parti continuano a lavorare per lo sblocco dei contratti, atteso da oltre 8 anni dai dipendenti pubblici, è guerra sulle cifre soprattutto per quanto riguarda l’aumento degli stipendi.
Secondo un articolo del Sole 24 ore, in attesa dell’accordo sul prossimo aumento degli stipendi che interesserà tutti i lavoratori del pubblico impiego, a gennaio con il primo stipendio sarà erogata una cifra "una tantum" di 581 euro per tutti gli arretrati.
Notizia apparentemente positiva, che è stata però subito ridimensionata dall’Anief; secondo il sindacato, infatti, le cifre messe sul piatto sarebbero diverse e il rimborso per gli arretrati non dovrebbe superare i 468 euro.
Rinnovo contratti statali: Anief denuncia, cifre insufficienti
Il rinnovo dei contratti degli statali entra quindi in una fase critica, con l’Anief sul piede di guerra che si dice pronto a combattere per cifre più ragionevoli.
Secondo il sindacato infatti le somme che dovrebbero essere elargite a gennaio come rimborso per gli arretrati non concessi, sarebbero pari a un terzo di quelli dovuti a causa dell’aumento del costo della vita.
A ben vedere, infatti, l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici sarebbe dovuto essere per il 2018 di 127 euro a cui aggiungere 2.654 euro netti di arretrati.
Per questo motivo l’Anief ha preso posizione, e ha chiesto agli altri sindacati di non firmare.
I tempi intanto stringono, e l’obiettivo delle parti è quello di concludere l’accordo entro Natale per far arrivare i soldi in busta paga entro la primavera, possibilmente prima dell’appuntamento elettorale.
Rinnovo contratti statali: Marcello Pacifico denuncia "aumento di 30 centesimi al giorno"
L’Anief però non molla, e promette battaglia sull’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici in ogni sede possibile.
A intervenire sull’argomento è Marcello Pacifico, presidente dell’Anief e segretario confederale Cisal, che ha commentato:
“Un aumento di 30 centesimi al giorno non si era mai visto, né tanto meno che qualcuno si potesse vantare di tale aliquota che verrà erogata agli statali per il biennio 2016/2017. E che dire dell’aumento giornaliero di 1,40 euro previsto nel 2018? Altro che recupero dell’inflazione. Forse al Ministero della Funzione Pubblica e nelle sedi delle più importanti confederazioni sindacali si aveva davanti il prospetto dell’economia di uno dei Paesi del Terzo mondo”.
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