Rimborsi per le ore perse nel traffico? L’iniziativa prende forma

Pierandrea Ferrari

29/06/2021

21/07/2021 - 09:24

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Assoutenti alle istituzioni: è tempo di istituire un sistema di indennizzi per risarcire gli automobilisti bloccati nel traffico autostradale.

Rimborsi per le ore perse nel traffico? L’iniziativa prende forma

Un rimborso per le ore perse nel traffico, nelle autostrade, tra maxi-ingorghi e cantieri. Questo, in sintesi, è quanto chiede l’associazione per la tutela dei consumatori Assoutenti al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità, all’autorità dei Trasporti e al Parlamento.

Un’iniziativa, quella promossa da Assoutenti, finalizzata a risarcire gli automobilisti soprattutto per i danni morali ed economici subiti con gli imbottigliamenti, e che viene rilanciata non a caso nel pieno della driving season.

Rimborsi per le ore perse nel traffico? L’iniziativa prende forma

Nel dettaglio, Furio Truzzi, presidente dell’associazione, ha chiesto alle istituzioni di “studiare un indennizzo traffico al pari di quanto avviene già da anni con treni e aerei. Oggi se un treno o un aereo arriva a destinazione con eccessivo ritardo, ai passeggeri spetta un risarcimento in denaro regolato dalle norme nazionali e comunitarie. Non esiste alcun motivo per cui lo stesso meccanismo non debba essere adottato nel settore autostradale, dal momento che gli utenti pagano salati pedaggi per attraversare la rete”.

Ma come potrebbe articolarsi la compensazione pecuniaria invocata da Assoutenti? Secondo Truzzi sta alle autorità competenti “studiare un meccanismo che sia semplice per i consumatori, una sorta di automatismo che consenta agli automobilisti di essere ricompensati in caso di ritardi brevi, e di ricevere un indennizzo in caso di ritardi eccezionali”. L’operazione richiederebbe comunque un sistema di validazione curato dalle autorità con il gestore delle autostrade, per monitorare l’andamento del traffico in tempo reale e determinare così il diritto agli indennizzi.

La class action di Assoutenti

A lato, intanto, l’organizzazione sta pensando anche ad una class action volta a far ottenere agli automobilisti la restituzione delle maggiori somme pagate per via della mancata riduzione dei pedaggi – l’Antitrust parla di “ingiusto arricchimento” per via delle varie criticità e disservizi - unitamente ad un indennizzo per il tempo perso nel traffico a causa della gestione inefficiente dei cantieri da parte di Autostrade per l’Italia in sei tratte autostradali. Prima, però, Assoutenti tenterà una azione conciliativa richiedendo 30 euro l’ora più il costo del biglietto per ogni automobilista.

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