Riforma province: il governo va avanti. Ecco le città metropolitane e gli enti locali del 2014

Marta Panicucci

26 Luglio 2013 - 14:07

Riforma province: il governo va avanti. Ecco le città metropolitane e gli enti locali del 2014

Il percorso che porterà al superamento delle province è ancora all’inizio, ma si stanno già compiendo passi importanti verso la loro abolizione. Il governo sta procedendo velocemente per l’eliminazione del termine "province" dalla costituzione italiana. Il provvedimento deve ancora ottenere l’ok della conferenza unificata e poi del parlamento.

Intanto oggi è arrivato il via libera dal Consiglio dei Ministri che ha approvato in via preliminare il Ddl sulla riorganizzazione delle città e delle amministrazioni territoriali, introducendo a partire dal 2014 le città metropolitane, semplificando la disciplina delle Unioni di Comuni ed eliminando le province dall’articolo 114 della Costituzione.

Città metropolitane

A partire dal 2014 nasceranno le città metropolitane che prenderanno il posto delle rispettive province. Si tratta di Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Raggio Calabria e un discorso a parte merita Roma. Queste città sostituendosi all’amministrazione provinciale si occuperanno di pianificazione strategica, servizi pubblici, viabilità e sviluppo economico.

Le città metropolitane nasceranno ufficialmente il primo luglio e saranno governate da tre diversi organi:

  • il sindaco metropolitano: ovvero il sindaco in eletto nella città capoluogo
  • il consiglio metropolitano: formato da tutti i sindaci dei municipi con più di 15mila abitanti e le unioni di comuni con più di 10mila abitanti e presieduta dal sindaco metropolitano.
  • la conferenza metropolitana: formata dall’insieme dei sindaci.

In alternativa a questa struttura, il nuovo statuto introdurrà un sistema di elezione a suffragio universale pensata sulla base della legge elettorale valida a livello nazionale.

Un discorso a parte merita la capitale Roma. Anch’essa vedrà la luce come città metropolitana, a partire dal 2014 e prenderà il posto sia del comune di Roma che della provincia. Le disposizione prescritte per Roma capitale sono simili a quelle delle altre città metropolitane individuate dal governo. In un primo momento, in attesa dell’adesione di altri comuni, sarà il sindaco di Roma ad essere nominato sindaco metropolitano; il consiglio e la conferenza metropolitana invece, saranno rappresentate dall’Assemblea capitolina.

Province

L’intervento del governo arriva dopo la bocciatura da parte della consulta del decreto legge, precedentemente proposto, che aboliva le province italiane. La consulta ha rispedito il decreto legge al mittente dal momento che le province sono presenti all’interno della nostra Costituzione e quindi la loro abolizione debba per forza di cose passare da una riforma costituzionale.

Ed è proprio da questo punto che è ripartito il governo Letta; in attesa di una riforma costituzionale che elimini la presenza delle province dagli articoli della carta costituzionale, il Ddl che il governo sta cercando di approvare istituisce un ente che andrà a sostituire le province.

Questa nuova amministrazione di vasta area, sarà governata dai sindaci dei comuni che, riuniti in assemblea, eleggeranno con un sistema di voto ponderato il loro presidente. La giunta provinciale verrà quindi abolita e il consiglio sarà costituito dai sindaci dei comuni con più di 15mila abitanti e dal presidente delle unioni di comuni del territorio con più di 10.000 abitanti.

Questa trasformazione dovrebbe entrare in vigore a partire dalla prossima estate, dopo la prossima tornata elettorale amministrativa.

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