La riforma delle pensioni è ormai in dirittura di arrivo: ecco tutte le novità sui precoci, Opzione donna ed esodati.
La riforma delle pensioni è ormai in dirittura d’arrivo e iniziano a prendere forma tutte le misure inserite nella manovra.
A esprimere soddisfazione sul lavoro del Governo è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nanncini che ha sottolineato che saranno saranno almeno 60.000 all’anno i lavoratori che usufruiranno della pensione anticipata, grazie agli interventi ideati dall’esecutivo.
Nello specifico la stima è che saranno circa 25mila i lavoratori precoci che riusciranno a rientrare nella quota 41, mentre 35mila usufruiranno dell’Ape social.
Tuttavia ci sono ancora diversi punti della riforma delle pensioni che lasciano dei dubbi, tra questi le misure previste per i lavoratori precoci, Opzione donna e la situazione degli esodati.
Vediamo le ultime novità a riguardo.
Riforma pensioni, lavoratori precoci continuano a chiedere Quota 41
La riforma delle pensioni non ha realizzato le aspettative dei lavoratori precoci che nella giornata di ieri hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti a Montecitorio, e replicheranno il 22 ottobre a Bologna per chiedere che la Quota 41 venga estesa a tutti. In base a quanto stabilito nella riforma delle pensioni, infatti, la Quota 41 sarà rivolta solo ai lavoratori che abbiano maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni e che si trovino in una situazione di difficoltà, ossia siano disoccupati senza ammortizzatori sociali, siano lavoratori disabili o debbano assistere parenti disabili, o siano impiegati in lavori gravosi.
A tal proposito Roberto Occhiodoro, uno degli amministratori del gruppo Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", in un confronto con Tommaso Nannicini ha chiesto chiarezza su quali siano i mestieri gravosi, ribadendo che il problema dei lavoratori precoci non è affatto risolto essendo la platea dei beneficiari della Quota 41 troppo ristretta. I lavoratori precoci, infatti, non credono alle stime del Governo sulla base delle quali sarebbero 25mila i lavoratori a rientrare nella quota 41. Nannicini ha risposto che tra coloro che effettuano lavori gravosi rientrano gli infermieri di sala operatoria, i macchinisti di mezzi ferroviari, bus, gli operai edili, le maestre della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido, e coloro che guidano mezzi pesanti.
Il braccio di ferro tra lavoratori precoci e Governo non sembra destinato ad avere fine.
Riforma pensioni, proroga Opzione donna
Uno dei problemi che ancora non hanno trovato soluzione all’interno della riforma delle pensioni è quello della proroga di Opzione donna. Per il momento, infatti, non sembra possibile rendere l’intervento strutturale per via dell’impatto che ci sarebbe a breve termine sui conti pubblici. A renderlo noto è il sottosegretario alla Presidenza Tommaso Nannicini, che ipotizza la possibilità di pensare un intervento simile all’Ape destinato alle lavoratrici donne, per consentire alle stesse di andare in pensione prima dei 63 anni.
Nannicini ha comunque confermato che ci sarà la proroga di Opzione donna fino all’esaurimento delle risorse stanziate lo scorso anno.
Riforma pensioni, ottava salvaguardia per gli esodati
Più positive sono le notizie che trapelano per quanto riguarda la situazione degli esodati. In base alle dichiarazioni effettuate da Nannicini, infatti, nella riforma delle pensioni di prossima approvazione dovrebbe trovare spazio il tanto atteso intervento dell’ottava salvaguardia con il quale verranno estese le tutele a 28mila persone, e che dovrà considerarsi come provvedimento risolutivo della vicenda.
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