Riforma pensioni, novità: Ape sociale e Quota 41, possibile ampliamento platea beneficiari?

Stefania Manservigi

8 Maggio 2017 - 17:00

Riforma pensioni: mentre si attendono notizie sui decreti attuativi, i sindacati chiedono al Governo l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ape sociale e della Quota 41. Ecco le novità.

Riforma pensioni, novità: Ape sociale e Quota 41, possibile ampliamento platea beneficiari?

La riforma delle pensioni sembra in un momento di stallo, in attesa di novità sui decreti attuativi.
Le misure di pensione anticipata contenute nell’ultima manovra di riforma del settore previdenziale dovevano entrare in vigore a partire dallo scorso 1° maggio e invece, a causa dei ritardi del Governo nell’approvazione dei decreti attuativi, ancora si attendono novità certe a riguardo.
Tuttavia non tutte le ultime notizie sulla riforma delle pensioni sembrano essere negative: in settimana, infatti, verrà esaminato alla Camera il decreto legge 50/2017 contenente la cosiddetta manovra bis e, per l’occasione, i sindacati hanno chiesto al Governo di valutare la possibilità di ampliare ulteriormente la platea dei lavoratori addetti alle mansioni gravose che potranno accedere all’Ape sociale e alla Quota 41.
Possibili modifiche in arrivo per la riforma delle pensioni?

Riforma pensioni: sindacati chiedono ampliamento platea beneficiari di Ape sociale e Quota 41
Nonostante lo la riforma delle pensioni sia attualmente in una fase di stallo i sindacati continuano a fare pressioni al Governo chiedendo, in particolar modo, che venga ampliata la platea dei beneficiari che potranno accedere alla pensione anticipata grazie all’Ape sociale e alla Quota 41 in quanto lavoratori impiegati in lavori gravosi.
In particolare, secondo le parti sociali, il Governo dovrebbe garantire l’accesso alle misure di pensione anticipata a tutti coloro che abbiano svolto mansioni gravose per 5 anni negli ultimi 7, aumentando in questo modo la franchigia che da 12 mesi passerebbe a 24 mesi. I sindacati chiedono inoltre l’abbassamento del requisito contributivo richiesto da 36 anni a 30 anni o, quanto meno, a 35.
Le proposte dei sindacati consentirebbero di includere nella platea dei beneficiari anche gli edili e tutti i lavoratori penalizzati a causa di carriere professionali discontinue. A tal proposito sarebbero già pronti degli emendamenti grazie ai quali potrebbe essere riaperta la discussione sul tema.

Riforma pensioni: Ape sociale e Quota 41, anche il Governo pensa a possibili modifiche
Anche il Governo starebbe pensando di apportare qualche modifica alla riforma delle pensioni e, in particolare, alle misure di pensione anticipata. A rendere necessaria una revisione di quanto contenuto nella Legge di Stabilità è stato il recente parere del Consiglio di Stato sul decreto attuativo dell’Ape sociale, che ha sollevato diversi dubbi di legittimità.
Il Governo starebbe pensando di includere nella platea dei beneficiari dell’Ape sociale e della Quota 41 anche tutti coloro che, dopo aver perso il lavoro, non abbiano potuto godere dell’indennità di disoccupazione per mancanza dei requisiti. Tra i beneficiari dovrebbero essere inclusi anche gli operai agricoli, purché gli stessi si trovino da almeno tre mesi in stato di non occupazione; questa categoria di lavoratori, infatti, risultava tra i penalizzati a causa del fatto che la disoccupazione speciale agricola viene erogata l’anno successivo a quello di maturazione dell’evento.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it