Riforma pensioni: il 30 agosto ripresa degli incontri, Leonardi fa il punto

Stefania Manservigi

25 Agosto 2017 - 16:19

Riforma pensioni: il 30 agosto riprendono gli incontri tra sindacati e Governo. Marco Leonardi fa il punto sui possibili interventi.

Riforma pensioni: il 30 agosto ripresa degli incontri, Leonardi fa il punto

Il Governo ha confermato l’incontro del 30 agosto per riprendere i confronti con i sindacati sulla riforma delle pensioni.

Nonostante appaia ormai sempre più chiaro che nella prossima Legge di Stabilità non ci sarà spazio per una nuova riforma del sistema previdenziale, ci sono ancora alcuni punti che chiedono un intervento da parte del Governo.

I sindacati inoltre, una volta concordati i correttivi sulle misure di pensione anticipata già entrati in vigore con l’ultima Legge di Bilancio, sperano di poter dare finalmente il via alla fase due della riforma delle pensioni, portando all’attenzione del Governo temi finora lasciati da parte come le pensioni delle donne e dei giovani, e il tema della previdenza complementare.

A fare il punto sulla situazione, e sui prossimi possibili interventi in vista della ripresa dei confronti, è l’economista Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi che ha preso il posto di Tommaso Nannicini.

Ecco le ultime notizie sulla riforma delle pensioni e il punto di Leonardi.

Riforma pensioni: Ape sociale, donne e pensione anticipata, Leonardi fa il punto della situazione

Ad attendere in prima di linea la ripresa degli incontri tra sindacati e Governo sulle pensioni sono le lavoratrici donne che da mesi chiedono la proroga al 2018 di Opzione donna, la misura di pensione anticipata che risulta attualmente conclusa al 31 dicembre 2015. Anche i precoci stanno portando avanti la loro battaglia per chiedere che la Quota 41, attualmente riservata a una platea ristretta, venga riconosciuta a tutti senza se e senza ma.

L’impressione, tuttavia, è che con la prossima Legge di Stabilità non ci sarà nessuno stravolgimento di quanto previsto attualmente. Il Governo, sulla spinta dei sindacati, potrebbe però attuare dei correttivi per venire incontro alle difficoltà manifestate dai lavoratori.

A fare il punto della situazione è stato Marco Leonardi, in un’intervista:

"Discuteremo dell’ampliamento di Ape sociale nei confronti delle donne nel 2018. Dedicheremo spazio alle pensioni per i giovani e alla previdenza complementare. Ovviamente non sappiamo a che punto arriveremo".

Riforma pensioni: previdenza complementare, numeri allarmanti

Proprio il tema della previdenza complementare è uno degli argomenti che sindacati e Governo si troveranno ad affrontare.

In base agli ultimi dati Covip, infatti, meno del 28% delle forze lavoro è iscritto al sistema della previdenza complementare e

“soltanto il 19% dei lavoratori con meno di 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare”.

Dati allarmanti, soprattutto per i giovani che già rischiano di avere assegni pensionistici molto bassi, e che senza pensione integrativa rischiano di non percepire un assegno sufficiente ad arrivare a fine mese quando andranno in pensione.

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