Riforma della scuola: precari, dirigente scolastico e 5 per mille, le novità introdotte dagli emendamenti al ddl

Stefania Manservigi

11 Maggio 2015 - 16:07

La riforma della scuola, nonostante la protesta da parte di sindacati, docenti e studenti, si appresta ad approdare in aula modificata rispetto alla sua versione originaria. Ecco le novità introdotte dagli emendamenti.

Riforma della scuola: precari, dirigente scolastico e 5 per mille, le novità introdotte dagli emendamenti al ddl

Nonostante le proteste degli ultimi giorni il Governo accelera sulla riforma della scuola.
La Buona scuola ha infatti ottenuto il primo via libero parlamentare; la commissione Istruzione della Camera ha terminato l’esame degli emendamenti al Ddl in anticipo rispetto alle previsioni e il testo approderà in aula il prossimo 14 maggio.

Riforma della scuola, novità degli emendamenti: i precari
Sono diverse le novità apportate al disegno di legge nelle ultime ore.
Per quanto riguarda la situazione dei precari, uno dei temi caldi al centro della protesta mossa dai sindacati, è stato precisato che il tetto dei 36 mesi per la stipula dei contratti a termine non sarà più retroattivo ma varrà solo per le supplenze stipulate dopo l’entrata in vigore della legge.
Inoltre un emendamento della relatrice Maria Coscia (Pd) permetterà ai 6.500 docenti risultati idonei (non vincitori) del concorso del 2012 di essere assunti a partire dal 1° settembre 2016 per coprire i posti che si libereranno e che saranno sottratti dai 60mila posti per cui è stato indetto il prossimo concorso.
Sempre per quello che riguarda i precari è stato confermato il maxi – piano di assunzioni che porterà in cattedra a partire dal prossimo settembre circa 100.701 docenti. Dopodiché si accederà alla professione solo tramite concorsi su base regionale.

Riforma della scuola, novità degli emendamenti:il ruolo dei dirigenti scolastici
Un altro punto della riforma che proprio non andava a genio ai sindacati era l’accentramento dei poteri nelle mani dei dirigenti scolastici.
Alla versione originaria del disegno legge sono stati aggiunti dei punti che cercano di venire incontro alle richieste mosse dai sindacati: il primo di questi è la nascita del comitato per la valutazione che sarà formato da due professori e da due rappresentanti dei genitori che dovrà affiancare il preside nella scelta dei criteri con cui attribuire agli insegnanti i premi per il merito; è stata prevista, inoltre, la possibilità per il dirigente scolastico i scegliere i docenti da assumere tra quelli iscritti agli albi territoriali.

Riforma della scuola, la polemica sulle scuole paritarie
Non si è invece arrivati a una soluzione per quanto riguarda il 5 per mille alle scuole, oggetto di contestazione sia da parte di una minoranza del Pd sia da parte del M5S. I contrari al fondo del Pd sostengono che si tratterebbe di risorse stornate per il miglioramento dell’offerta formativa, mentre i grillini sono contrari in quanto le risorse verrebbero distribuite tra scuole statali e paritarie.
Il fondo da 50 milioni di euro sarebbe diviso in due tranche: l’80% da ripartire sulla base delle preferenze del contribuente e il restante 20% ai territori svantaggiati.

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