Riforma Irpef, effetti in busta paga: da quando aumenta lo stipendio netto?

Giorgia Bonamoneta

25 Dicembre 2021 - 10:14

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Approvata la nuova Irpef nella Legge di Bilancio 2022, la domanda ora è da quando saranno visibili gli effetti in busta paga della riforma. Ecco tutto quello che sappiamo sui tempi di attuazione.

Riforma Irpef, effetti in busta paga: da quando aumenta lo stipendio netto?

Si è discusso a lungo della riforma dell’Irpef, ma quando si vedranno gli effetti di questa in busta paga? Il primo stipendio sul quale sarà possibile ravvisare un cambiamento potrebbe essere quello di marzo. Non c’è ancora una conferma ufficiale, tale data è stata presa come la più certa per via di diversi fattori di adeguamento.

C’è la possibilità che venga posticipata fino ad aprile, ma quello che importa è il conguaglio previsto per adeguare i primi due mesi (gennaio e febbraio) nello stipendio di marzo, oppure i primi tre mesi (gennaio, febbraio e marzo) a quello di aprile.

Riforma Irpef e gli effetti sullo stipendio mensile

Gli aumenti in busta paga sono una delle notizie migliori con il quale si conclude il 2021, soprattutto per alcuni redditi sul quale la Legge di Bilancio peserà maggiormente in maniera positiva.

L’importo in busta paga crescerà e lo farà grazie a due misure:

  • bonus Irpef: riduzione delle aliquote IRPEF e rimodulazione di scaglioni e detrazioni;
  • bonus contribuzione: taglio dei contributi dovuti all’INPS per chi ha un reddito fino a 35.000,00€ (valido solo per il 2022).

Misure che, come è stato ben spiegato, andranno di fatto a ridurre il cuneo fiscale, ossia la differenza che c’è tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore.

Ma la domanda è, al netto di tutte le informazioni che circolano dopo mesi di discussioni, da quando si vedranno i benefici della riforma Irpef sullo stipendio.

Riforma Irpef da marzo in busta paga?

In merito alle tempiste per l’arrivo in busta paga della riforma c’è ancora molta incertezza, anche se tutto lascia intuire che il primo stipendio sul quale si vedranno i benefici della riforma potrebbe essere marzo. C’è anche chi sospetta un periodo più lungo di adeguamento dei sistemi, banalmente anche di quelli informatici che dovranno gestire i conti, che sposterebbe la data ad aprile.

In entrambi i casi si apre la prospettiva di un conguaglio sostanzioso per recuperare gli effetti della riduzione relativi ai primi due o tre mesi del nuovo anno.

Riforma Irpef da marzo in busta paga: i motivi del ‘ritardo’

Su quando sarà operativa la nuova Irpef, regolata in base alla riforma prevista nella Legge di Bilancio 2022, non si sa effettivamente nulla. Si può però provare a immaginare i tempi di attuazione in base a un calendario già noto.

Perché marzo? La probabilità che sia marzo il primo mese nel quale si vedrà aumentare lo stipendio è legata a diversi appuntamenti, tra questi il tempo necessario per armonizzare, cioè adeguare, l’Irpef delle regioni e degli enti locali da cinque a quattro scaglioni.

Inoltre, come ricorda il Sole 24 Ore, la Conferenza Stato-Città ha fatto slittare i termini per l’approvazione dei bilanci comunali e per questo si potrebbe dover aspettare anche fino ad aprile per vedere la riduzione del cuneo fiscale in busta paga.

Riforma Irpef da marzo o aprile in busta paga: il conguaglio

Che la riforma Irpef si percepisca sulla busta paga di marzo o aprile non cambia poi molto, in entrambi i casi infatti si avrà un conguaglio dei primi mesi dell’anno nei quali non si è riscontrato un aumento sullo stipendio.

Questo vuol dire che i benefici non saranno tagliati, ma che anzi il primo assegno (stipendi o pensioni) del mese di debutto effettivo della riforma Irpef vedrà un aumento consistente in busta paga.

Riproponiamo l’esempio proposto dal Sole 24 Ore:

Un lavoratore dipendente con 40mila euro di reddito lordo annuo potrebbe arrivare a marzo una riduzione d’imposta di 236,2 euro, tre volte i 78,7 euro di beneficio mensile che rappresentano il picco degli sconti messi sul tavolo dalla nuova Irpef.

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