Rifiutare l’alcoltest in caso flagranza di reato per guida in stato di ebrezza in un incidente stradale può avere conseguenze positive per chi beve di più. La nuova Sentenza della Cassazione.
Stare al volante in stato di ebbrezza è notoriamente un reato punito dalla Legge, in particolare il Codice della Strada sancisce il divieto all’Art. 186 comma 5. Nel caso in cui chi è alla guida rifiuti di fare l’alcoltest, le conseguenze varieranno a seconda del superamento dei limiti.
I limiti del tasso alcolemico sono molto bassi, in quanto il rischio per gli utenti della strada in caso di guida in stato di ebbrezza è molto alto. L’alcol inibisce i riflessi di chi è al volante e causa con altissima frequenza incidenti e investimenti.
Il nuovo reato di omicidio stradale è un deterrente troppo lieve e comunque è data la possibilità di rifiutare l’alcoltest al guidatore. Negarsi all’etilometro è a suo modo una forma di confessione, tuttavia una recente Sentenza della Corte di Cassazione ha specificato quali sono le conseguenze del rifiuto.
Vediamo cosa prevede il reato di guida in stato di ebbrezza, quali sono le conseguenze per chi intende rifiutare l’alcoltest e cosa sancisce la Corte di Cassazione con la Sentenza 4234/2017.
Guida in stato di ebbrezza: alcoltest e limiti del tasso alcolemico
Del reato di guida in stato di ebbrezza viene imputato chi presenta un tasso alcolemico maggiore dei limiti previsti alla prova dell’etilometro. Il Codice della Strada punisce all’Art. 186 e 186 bis l’alterazione psicofisica di chi è al volante.
I limiti del tasso alcolemico sono stati recentemente aggiornati e sono suddivisi in tre diverse fasce. La Legge attualmente consente un tasso di alcol nel sangue massimo di 0,5 grammi per litro, le sanzioni partono da 500 euro fino ad arrivare a 2 mila.
Colti alla guida in stato di ebbrezza viene anche comminata la sospensione della patente, che superati 0,5 grammi per litro della prima fascia di sanzioni, può variare da 3 a 6 mesi. Superato il tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro, invece, vi è l’arresto fino a 6 mesi.
Maggiori dettagli possono essere trovati in questa guida sui limiti del tasso alcolemico valida per il 2017 per chi è al voltante e beve qualche bicchiere di troppo.
Rifiutare l’alcoltest: la nuova Sentenza della Cassazione
Rifiutare l’alcoltest in caso flagranza di reato, per reato s’intende ovviamente la guida in stato di ebrezza in un incidente stradale, può avere conseguenze positive per chi compie un reato più grave, rispetto a chi è al volante con un bicchiere di troppo.
L’accertamento del tasso alcolemico, infatti, può essere fatto tramite prelievo del sangue nei momenti subito successivi all’incidente stradale nel pronto soccorso stesso (o in qualsiasi presidio del SSN cui è stato portato il guidatore ferito), oppure successivamente e in seguito a richiesta dalle Forze di Polizia.
Nel primo caso chi era al volante non può rifiutare, nel secondo invece può dissentire e le Forze di Polizia non potranno richiederlo, poiché si configura come illegittima secondo la Sentenza di Cassazione 4234/2017.
Rifiutare l’alcoltest, inoltre, è conveniente per chi supera ampiamente la soglia massima di tasso alcolemico previsto dalla legge (1,5 grammi di alcol per litro), in quanto saranno escluse le aggravanti dell’Art. 186 del Codice della Strada.
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