Continua la strada tormentata per il redditometro. La scorsa settimana, la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia, seconda sezione, aveva dichiarato illegittimo il decreto sul nuovo redditometro e aveva esortato a disapplicarlo.
Decreto illegittimo?
Tre i motivi principali alla base di questa decisione:
- il primo è che il nuovo redditometro sarebbe stato emanato al di fuori dei confini predisposti dalla normativa primaria e al di fuori della legalità costituzionale e comunitaria; infatti, secondo il decreto, verrebbero prese in considerazione le spese medie delle famiglie, anche se la norma alla base dell’accertamento sintetico in realtà fa riferimento solo al singolo contribuente;
- in secondo luogo, il cosiddetto "sceriffo fiscale" priva il contribuente del diritto ad una vita privata, violando quindi quanto sancito dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE;
- infine, il redditometro viola anche il diritto alla difesa, in quanto risulta pressoché impossibile fornire la documentazione che possa provare di aver speso di meno rispetto a quanto risulta dalle medie Istat.
Befera: redditometro solo per evasione spudorata
Torna a parlare Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, oggi a Napoli per un forum organizzato dall’ordine dei Commercialisti partenopei. Befera ha dichiarato, "È uno strumento delicato, ma noi lo useremo soltanto per i casi più eclatanti. Utilizzeremo il redditometro per la cosiddetta evasione spudorata".
Soggetti colpiti
Befera ha poi specificato meglio i soggetti che saranno più interessati, "Servirà per colpire coloro che hanno un reddito consumato elevatissimo a fronte di una dichiarazione redditi esigua" e aggiunge, "Si tratta di persone che non dichiarano, ma che hanno una capacità di spesa notevolissima non giustificata da altro".
Il numero uno dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre sottolineato che si darà ampio spazio al contraddittorio, perché "ci possono essere mille motivi per cui si può spendere senza aver acquisito reddito, magari nei casi in cui si hanno agevolazioni fiscali".
Infine, Befera ha chiarito il discorso sulla pressione fiscale, dichiarando, "Lotta all’evasione fiscale e pressione fiscale sono due cose completamente diverse. Noi ci occupiamo di lotta all’evasione, mentre il problema di come utilizzare le risorse derivanti dalla lotta all’evasione è un problema politico".
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