Reddito minimo nella Legge di Stabilità 2014: chi sono i destinatari?

Valentina Pennacchio

29/11/2013

Con la Legge di Stabilità 2014 viene introdotto il Sostegno di Inclusione Sociale (SIA), ma si può davvero parlare di reddito minimo? E il prelievo sulle pensioni d’oro, che lo finanzia, non era incostituzionale?

Reddito minimo nella Legge di Stabilità 2014: chi sono i destinatari?

Come vi abbiamo anticipato nell’articolo Legge Stabilità 2014: reddito minimo, lavoro, fisco. Tutte le novità del maxiemendamento nella manovra finanziaria è stato dato il via al Reddito minimo, che sarà introdotto in via sperimentale in alcune aree metropolitane e finanziato grazie al contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro:

  • 6% oltre i 90.000 euro;
  • 12% oltre 128.000 euro;
  • 18% oltre 193.000 euro.

Il gettito stimato per il prossimo triennio è pari a 40 milioni all’anno. Questi 120 milioni (nel triennio) di euro andranno a confluire nel Fondo per la lotta alla Povertà (quello che finanzia anche la Social Card).

Chi sono i destinatari?

Il Sostegno di Inclusione Sociale (SIA) verrà introdotto in via sperimentale a sostegno delle famiglie meno abbienti e solo in alcune zone. Successivamente dovrebbe essere esteso a livello nazionale, ma sarà davvero possibile garantire un reale sostentamento? I dubbi a riguardo non sono pochi e tutto parte...dai numeri. Infatti, a regime il SIA costerebbe ben 7 miliardi di euro.

In particolare secondo il ministro Giovannini:

"Portare tutti i poveri al 50% dalla soglia di povertà costerebbe 1,5 miliardi, azzerare totalmente la povertà 6-7 miliardi”.

Il SIA verrà erogato, con tutta probabilità, dall’INPS a vantaggio delle famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà (in base alla soglia di povertà assoluta individuata annualmente dall’ISTAT), probabilmente si terrà conto anche dell’ISEE.

A carico dei beneficiari è previsto l’obbligo di prendere parte a dei programmi di inclusione sociale, volti al reinserimento nel mondo del lavoro o diretti a migliorare la condizione economica.

Il SIA verrà amministrato dai Comuni e la cifra elargita potrà ammontare fino a 400 euro mensili.

Ancora troppi dubbi

Stefano Fassina (PD) in merito alla misura ha spiegato all’Asca:

"In merito alle risorse per il reddito minimo o, più correttamente, per il sostegno all’inclusione attiva (Sia), individuate attraverso un emendamento al disegno di Legge di Stabilità approvato dal Senato, alcuni quotidiani di oggi riportano informazioni sbagliate, dovute a una erronea ricostruzione diffusa da SEL. Le risorse individuate vanno a alimentare il Sia. Il fondo originariamente nato per la Social Card introdotta dal governo Berlusconi è soltanto il serbatoio per la raccolta di risorse. Viene utilizzato per evitare la complicazione amministrativa e i ritardi connessi all’istituzione di un altro fondo".

Il ministro Giovannini è poi intervenuto, asserendo:

"Un reddito minimo è un trasferimento puramente monetario, mentre il SIA è anche un impegno da parte del beneficiario a cercare un lavoro, a mandare se ci sono i figli minori a scuola e alle visite mediche”.

Ma allora il "vero" reddito minimo, quello su cui PD, M5S e SEL hanno avanzato proposte di legge dove sta?

Per non parlare di un problema fondamentale: l’incostituzionalità su cui si è pronunciata la Consulta circa il prelievo sulle pensioni d’oro, che, ad oggi, non si capisce se si salvano o no.

Insomma, pare esserci ancora molta confusione a riguardo, ma come potrebbe essere il contrario visto che la classe politica sembra dedicarsi con estrema facilità a conferme e smentite quotidiane, gettando nella totale confusione tutti i cittadini? Vi terremo aggiornati.

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