Recovery Fund: trapela la proposta della Commissione UE. Cosa prevede?

C. G.

26/05/2020

26/05/2020 - 07:54

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Recovery Fund: la proposta della Commissione UE è in parte trapelata, ma cosa prevede? Occhi sul 27 maggio

Recovery Fund: trapela la proposta della Commissione UE. Cosa prevede?

La proposta della Commissione UE sul Recovery Fund sta per arrivare, ma alcuni dettagli e diverse caratteristiche della stessa sono già stati confermati.

L’esecutivo comunitario alzerà il velo sul proprio progetto nella giornata di domani, mercoledì 27 maggio. Un appuntamento monitorato con attenzione dall’intero Vecchio Continente vista la posta in gioco e, soprattutto, viste le divergenti posizioni emerse nelle ultime settimane sulle modalità di gestione del coronavirus e degli aiuti finanziari agli Stati membri.

La proposta della Commissione UE sul Recovery Fund, comunque, non sarà l’unico evento di rilievo da monitorare nelle prossime ore.

Recovery Fund: cosa prevede la proposta della Commissione UE

Qualche giorno fa la Francia e la Germania hanno reso nota la loro proposta sul Recovery Fund, un progetto da 500 miliardi di euro con il quale sostenere i Paesi travolti dalla pandemia non tramite prestiti, ma con trasferimenti di denaro a fondo perduto.

Se da una parte a colpire è stato l’inatteso ammorbidimento della posizione tedesca, da sempre simbolo del rigorismo settentrionale, dall’altro non sono tardate ad arrivare le polemiche di Olanda, Austria, Svezia e Danimarca.

Le 4 oppositrici hanno presentato una controproposta sul Recovery Fund scagliandosi apertamente contro l’idea di condivisione del debito e contro i finanziamenti a fondo perduto. La loro posizione è stata chiara: ok agli aiuti, ma solo sotto la forma di prestiti da restituire.

Le due idee si sono sin da subito rivelate differenti e proprio per questo motivo l’appuntamento del 27 maggio ha assunto un’importanza sempre crescente.

Domani arriverà l’attesa proposta della Commissione UE sul Recovery Fund e, sulla scia delle ultime dichiarazioni di Martin Selmayr, rappresentante dell’esecutivo comunitario in Austria, in molti si sono già chiesti cosa prevede questo progetto.

Le sue parole hanno lasciato presagire che il piano comunitario sarà molto più simile a quello presentato dall’asse franco-tedesco e si concentrerà in particolar modo su concessioni di denaro a fondo perduto.

Le sovvenzioni, ha specificato Selmayr nel corso di un’intervista, rappresenteranno il 60% o anche il 70% del totale mentre lo strumento sarà attivo fino al 2022.

L’obiettivo sarà ovviamente trovare un accordo entro l’estate, ma non mancheranno certo gli “scontri” con i Paesi nordici fra cui Olanda, Austria, Svezia e Danimarca. Questo porterà probabilmente a rimandare le discussioni oltre il Consiglio europeo del 18 giugno.

I fondi verranno trasmessi ai Paesi bisognosi attraverso 4 canali: il 50% verrà veicolato attraverso il Recovery instrument volto a sostenere le riforme dei Paesi membri e la loro resilienza. Il restante 50% verrà ripartito tra nuovi fondi di coesione, fondo per la transizione equa e programma Invest EU.

Per l’Italia la posta in gioco sarà piuttosto elevata. Il via libera alla proposta di Merkel e Macron permetterebbe al Belpaese di ottenere il denaro per sostenere le spese legate all’emergenza senza la necessità di doverlo restituire individualmente e dunque senza eccessivi pesi per un debito pubblico già enorme.

Per questo capire cosa prevede la proposta della Commissione europea sul Recovery Fund sarà fondamentale per la Penisola.

Non solo Commissione UE

La giornata di domani, mercoledì 27 maggio, sarà ricca di eventi. A tenere banco non sarà soltanto la proposta della Commissione europea, ma anche il presidente della BCE Christine Lagarde.

Il numero 1 dell’istituto centrale informerà in diretta, rispondendo alle domande sul tema, in merito allo stato di salute dell’economia colpita dal coronavirus.

Ovviamente, sia alla luce delle recenti previsioni di crescita fornite dalla stessa BCE, sia alla luce degli ultimi verbali di politica monetaria, l’evento verrà passato al setaccio minuto dopo minuto.

Quella di domani, tra la proposta della Commissione UE sul Recovery Fund e intervento di Lagarde, sarà una giornata piuttosto impegnativa per il Vecchio Continente.

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