Reati tributari, sequestri e confische: in vigore le nuove regole

Francesco Oliva

29 Ottobre 2015 - 22:09

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Le novità introdotte dal D. Lgs. 158/2015 di riforma della normativa sui reati tributari estendono il campo di applicazione dei sequestri e delle confische anche all’occultamento e alla distruzione delle scritture contabili. Ecco i punti principali della nuova normativa.

Reati tributari, sequestri e confische: in vigore le nuove regole

L’occultamento e la distruzione di scritture contabili, sinora escluse dalla normativa di riferimento, verranno ricomprese nei reati tributari punti con la confisca obbligatoria.
E’ questo uno degli effetti più rilevanti prodotti dalla riforma introdotta con il Decreto Legislativo 158/2015.

Ecco un’analisi della nuova normativa su confisca e sequestro in materia di reati tributari.

Reati tributari, ecco il nuovo articolo 12 bis del D. Lgs. 74/2000

Con il decreto legislativo n. 158/2015 è stato introdotto il nuovo articolo 12 bis del D. Lgs. 74/2000 ovvero il testo normativo di riferimento della materia sanzionatoria tributaria.

La nuova norma prevede esplicitamente che:

"In caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’articolo 444 C.p.p. per uno dei delitti previsti dal D. Lgs. 74/2000, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non sia possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto".

La nuova norma non introduce novità sostanziali ma inserisce nel D. Lgs. 74/2000 la disposizione su confisca obbligatoria per i reati tributari, inserendola così in un contesto più appropriato.
La vera novità è che non essendoci più una previsione di esclusione esplicita, dal 22 ottobre 2015 (data di entrata in vigore della nuova normativa) il sequestro e la successiva confisca potranno essere applicati anche sul prodotto o profitto del reato di evasione fiscale derivante dall’occultamento o distruzione delle scritture contabili.

Reati tributari, sequestro: di cosa si tratta?

Il sequestro preventivo è una misura prodromica alla confisca. Attraverso il sequestro preventivo le autorità di pubblica sicurezza si assicurano che il reo non possa disporre dei beni oggetto di contestazione. Di conseguenza, si tratta di una fase spesso applicata durante le indagini preliminari o nel corso del dibattimento di primo grado.
Il sequestro è finalizzato alla conseguente confisca e può riguardare:

  • il profitto, ovvero il vantaggio economico realizzato in via diretta o indiretta dall’illecito;
  • il prodotto, ovvero il risultato materiale della violazione;
  • il prezzo, ovvero il il compenso ottenuto quale corrispettivo per l’azione illecita.

Reati tributari, confisca: quando scatta?

La confisca, in linea generale, scatta quando l’impiego economico di patrimoni, beni e mezzi derivanti da attività illecite può comportare l’ottenimento di un indebito vantaggio economico per il colpevole di azioni illecite.
Si tratta quindi di un mezzo che mira a colpire il vantaggio economico derivante dall’evasione fiscale.
Nel caso di confisca per equivalente, invece, si agisce su patrimoni nella disponibilità del reo quando non è possibile agire sul profitto o sul prodotto.

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