Quota 96: Camera approva l’Ordine del Giorno. Torna la speranza

Vittoria Patanè

1 Dicembre 2014 - 10:12

Quota 96: approvato l’Ordine del Giorno approvato da Sel. Il Governo non potrà più tirarsi indietro

Quota 96: Camera approva l’Ordine del Giorno. Torna la speranza

La Camera dei Deputati ha approvato ieri l’Ordine del Giorno relativo ai Quota 96, insegnanti e personale Ata che da ormai due anni non riescono ad accedere alla pensione a causa di un errore della riforma Fornero del 2012.

Dopo l’archiviazione degli emendamenti alle Legge di Stabilità e l’emissioni di sentenze contrastanti da parte dei vari Tribunali d’Italia, tutto sembrava perso.

E invece torna a riaccendersi una piccola speranza. L’Odg varato ieri impegna infatti il Governo a relazionare sul numero dei soggetti coinvolti, ma soprattutto ad adottare un provvedimento legislativo volto a risolvere una volta per tutte la situazione e a consentire l’accesso al trattamento previdenziale ai Quota 96.

Dopo la bocciatura dell’emendamento da lei presentato, il Deputato Annalisa Pannarale (Sel), ottiene una vittoria con l’ok all’Ordine del Giorno che la vede come prima firmataria.

Dopo aver ammesso lo sbaglio compiuto ai tempi della riforma del lavoro:

la riforma pensionistica Fornero (da alcuni meglio chiamata «manovra pensionistica», per aver avuto l’unico scopo di fare cassa), ha commesso un clamoroso errore perché non ha differenziato la normativa previdenziale relativa al comparto della scuola rispetto alla generalità dei lavoratori, come peraltro effettuato da precedenti provvedimenti analoghi, non tenendo in alcun conto il fatto che i lavoratori della scuola possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1o settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica; il problema è conosciuto anche con il nome di «quota 96», che fa riferimento alla possibilità di andare in pensione (in base alla previgente disciplina pensionistica) con almeno 35 anni di servizio a cui si somma l’età anagrafica in modo da raggiungere la «quota 96»;

l’Odg impegna il Governo:

a trasmettere al Parlamento una relazione contenente la verifica del numero complessivo effettivo dei lavoratori nella situazione descritta in premessa; ad adottare, con il primo provvedimento di natura legislativa possibile, una norma per il personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l’anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.

A questo punto dunque, sembra che il Governo Renzi non possa più tirarsi indietro e sarà costretto a riferire sulla questione una volta per tutte, in particolare sulla confusione esistente relativo al numero dei soggetti interessati che, allo stato attuale dei fatti, sembrerebbe essere sceso a quota 2.700 persone, rispetto alle 4mila del 2012

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