Quarantena Covid: cos’è e come funziona l’auto-sorveglianza

Alessandro Cipolla

30/12/2021

Il nuovo decreto licenziato dal CdM ha accorciato la durata della quarantena per i vaccinati introducendo il concetto dell’auto-sorveglianza: di cosa si tratta e quali regole si dovranno rispettare.

Quarantena Covid: cos’è e come funziona l’auto-sorveglianza

Cosa si intende per auto-sorveglianza durante una quarantena Covid? Una domanda questa più che legittima dopo l’ultimo decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri che, oltre a decretare un lockdown de facto per i non vaccinati, ha anche modificato quelle che sono le regole dell’isolamento sanitario in Italia.

Visto il numero sempre maggiore di nuovi positivi, nell’ultimo bollettino è stato registrato il record di 98.000 casi ma tutto fa presagire che andremo a superare la soglia psicologica dei 100.000, Regioni e partiti hanno chiesto al Governo di intervenire sulla quarantena.

Al momento infatti in Italia ci sono più di un 1 milione di persone in isolamento, fortunatamente quasi tutti senza sintomi, con il numero che potrebbe aumentare in maniera esponenziale nei prossimi giorni.

Il rischio di conseguenza è quello di una paralisi in alcuni settori fondamentali per il Paese: giusto per fare un esempio, con il 10% dei lavoratori in quarantena diversi treni sono stati soppressi.

Al tempo stesso però l’OMS ha ammonito i Paesi a non ridurre la durata della quarantena visto che, di fronte alla variante Omicron, potrebbe essere un errore “cambiare strategie sulla base di dati iniziali”.

Ma come funziona l’auto-sorveglianza introdotta nell’ultimo decreto? Vediamo allora come si dovrà comportare chi sarà chiamato a gestire in sostanziale autonomia la propria quarantena.

L’auto-sorveglianza in quarantena Covid

Per cercare di non bloccare il Paese di fronte a una nuova ondata Covid che, al momento, nonostante il record di contagi sembrerebbe non aver mandato in crisi il sistema sanitario anche se le ospedalizzazioni sono in aumento, il Governo ha deciso di modificare le regole della quarantena accorciando la durata per i vaccinati.

Il decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo.

Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso.

Infine, si prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza sopradescritta consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

Chi ha già effettato la terza dose aggiuntiva o il booster, oppure chi ha due dosi con la seconda somministrazione non più vecchia di 4 mesi, potrà quindi gestire la sua quarantena in auto-sorveglianza.

Questo persone nonostante siano dei contatti diretti, potranno uscire liberamente a patto che indossino sempre una mascherina Ffp2 e che facciano un tampone antigenico rapido o molecolare dieci giorni dopo “l’esposizione al caso”.

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