Per l’andamento dei prezzi e considerando lo stimolo monetario raggiunto fino ad oggi dalle misure convenzionali della Bce parte il Qe dell’euro.
La Banca Centrale Europea ha annunciato il suo Qe, Quantitative easing, 60 milioni di euro al mese (69 miliardi dollari). Il piano di acquisti dei titoli di Stato ha l’obiettivo dichiarato di far risalire l’inflazione nella zona dell’euro e a rilanciare la domanda e crescita. Comprende titoli privati e pubblici ed ha le sue motivazioni in funzione di un’economia ormai quasi stagnante.
Così dopo sei anni che la Federal Reserve ha fatto un passo simile per iniettare liquidità negli Stati Uniti la BCE si propone di rilanciare l’euro e l’economia dei paesi dell’UE.
I rischi dei titoli comprati dalla BCE saranno condivisi solo nel caso di quelli europei, con una quota del 20% sul totale. Il piano di acquisti durerà fino alla fine di settembre 2016 con l’obiettivo di un livello di inflazione vicino ma inferiore al 2% nel medio termine. L’acquisto dei titoli sarà del 33% per il debito di ciascun emittente e del 25% per ciascuna emissione.
Draghi ha detto che si è tenuto conto delle preoccupazioni di alcuni Paesi di non condividere i rischi su tutti i titoli che la BCE comprerà. Il consiglio della Bce è stato unanime e sarà quindi uno strumento di politica monetaria non solo Bce ma anche Ue s’intende. Sulla necessità invece di lanciarlo oggi è stato deciso solo a larga maggioranza.
Draghi ha escluso che le cedole sui titoli di Stato che verranno comprati dalle banche centrali nazionali potranno essere utilizzate in futuro per un alleggerimento nei bilanci nazionali. La Bce comprerà bond della Grecia solo con piano Troika. A quanto pare non ci sarà nessuna eccezione per la Grecia. C’è una deroga però che consente di comprare titoli ma solo in presenza di un programma di assistenza e con l’Ue e la Troika s’intende. Al riguardo Draghi è stato molto chiaro.
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