La prossima crisi in Europa sarà colpa del burro

Flavia Provenzani

8 Agosto 2017 - 16:52

Il prezzo del burro sta per schizzare alle stelle: la produzione è in forte calo ma la domanda cresce a dismisura.

La prossima crisi in Europa sarà colpa del burro

L’ennesima e prossima crisi in Europa potrebbe essere causata dal burro. Sì, proprio lui, il burro che utilizziamo per torte, scaloppine e delizie di vario genere.

I cittadini europei ne stanno consumando sempre di più e i prezzi stanno lievitando, mentre le riserve scendono giorno dopo giorno e le grandi società del settore alimentare lanciano l’allarme a causa della scarsità del prodotto.

Secondo la più classica teoria economica, quando aumenta la domanda e l’offerta diminuisce, il prezzo è destinato a schizzare alle stelle. E se il prezzo del burro aumenta, con un effetto domino aumentano i prezzi di tutti quei prodotti che lo contengono, poiché i prezzi di produzione salgono.

Molti prodotti inseriti nella dieta dei cittadini europei contengono burro: un forte aumento dei prezzi minaccia di colpire significativamente la spesa al consumo nell’Eurozona.

Il burro è in crisi

Produrre latte, ormai, non conviene più e spesso si produce in perdita. Molti produttori si sono quindi ritirati, riducendo così il latte disponibile per fare il burro.
I consumatori italiani ed europei inizieranno a sentire gli effetti dell’aumento dei prezzi a partire da questo autunno.

In questo contesto, proprio adesso, la domanda europea di burro sta aumentando, proprio mentre scende la produzione di latte e salgono i prezzi.
A giugno, i prezzi del burro sono aumentati del 14 per cento ai massimi di tutti i tempi, secondo i dati ufficiali rilasciati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Nell’Unione Europea, le scorte di burro sono scese a sole 1.396 tonnellate alla fine di maggio, secondo i dati rilasciati da Bruxelles, per un calo del 99 per cento rispetto alle 92.548 tonnellate registrate a maggio 2016.

Perché la domanda aumenta

Tra le cause dell’aumento della domanda di burro troviamo non solo la scarsità delle scorte ma anche un ritorno dei consumatori ad alimenti di origine naturale.

Recenti studi hanno messo in discussione il legame tra burro e malattie cardiovascolari, sostenendo così l’entusiasmo dei consumatori per il prodotto derivato dal latte. Inoltre, la pubblicità negativa che circonda la margarina, l’olio di palma e gli oli vegetali in generale sembra aver persuaso il pubblico a tornare a comprare i derivati dal latte.

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