Prosciutto cotto ritirato dai supermercati per rischio listeria: le marche

Martino Grassi

1 Settembre 2021 - 12:02

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In Francia è scattato l’allarme per la possibile contaminazione da listeria all’interno di vaschette di prosciutto cotto a fette venduto in diversi supermercati. Ecco la marca e i rischi per l’uomo.

Prosciutto cotto ritirato dai supermercati per rischio listeria: le marche

Una marca di prosciutto cotto a fette è finita sotto i riflettori per il sospetto di contaminazione da listeria e adesso è in fase di ritiro da diversi supermercati in cui veniva venduto.

L’allarme arriva da Rappel Conso, un sito francese, che ha avvisato i consumatori sulla possibile presenza di questo batterio all’interno del prosciutto venduto da molte catene di supermercati francesi. Vediamo dunque quali sono i prodotti incriminati, da chi sono venduti, e quali sono i rischi.

Prosciutto cotto ritirato per rischio listeria: le marche

Dalla Francia arriva l’allarme sulla possibile contaminazione da listeria all’interno delle vaschette di prosciutto cotto a fette Herta, venduto da numerosi marchi di supermercati. Nello specifico il prodotto finito sotto la lente è il prosciutto “Le Bon Paris à étouffée - 6 fette” venduto tra il 25 e il 27 agosto 2021 avente come data di scadenza il 22 settembre 2021.

Al momento questo prodotto è in fase di ritiro da tutti i supermercati francesi in cui era in vendita, ossia: Système U, Leclerc, Monoprix, Metro, Leader Price, Intermarché, Francap, Atac, Schiever, Carrefour, Casino e Franprix.

Listeria, che cos’è e quali sono i sintomi

La listeria è un batterio che se ingerito può causare la listeriosi, ossia una malattia trasmessa attraverso gli alimenti. Sebbene fin dall’800 siano state descritte delle evidenze della malattia negli animali, il primo casi di listeriosi nell’essere umano è stato documentato solo nel 1929. La malattia è abbastanza rara, ma la sua manifestazione può essere molto pericolosa, dato l’elevato tasso di mortalità registrato nei soggetti più fragili, come neonati, anziani, donne gravide e adulti immuno-compromessi. Per le persone sane questa malattia generalmente è innocua.

Ancora non è stato possibile stabilire quale sia la dose minima per potersi infettare, tuttavia anche con bassi livelli di carica batterica è possibile sviluppare la malattia. In linea di massima i soggetti sani non manifestano alcun sintomo dopo l’ingestione di questo batterio, al più si possono avere dei problemi a livello gastrointestinale nel caso in cui la contaminazione sia molto alta. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, che vanno dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che compare nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica. I sintomi della listeriosi possono manifestarsi anche a distanza di diverse settimane, proprio per questo motivo è difficile scoprire la fonte di contaminazione e rintracciare i prodotti alimentari contaminati.

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